Negli ultimi anni lo scenario alimentare dei pesci marini allevati (branzino e orata) è necessariamente cambiato, sia in termini di composizione delle diete, dettata dalla difficoltà di approvvigionamento delle sempre più costose farine e oli di pesce, sia nella gestione dell’alimentazione, adottando livelli nutritivi sempre più spinti e tenori in lipidi più alti al fine di promuovere una crescita rapida ed economicamente conveniente. La risultanza di questi fattori è, verosimilmente, correlata alla frequente osservazione di pesci eccessivamente ingrassati (obesi), con profili ventrali prominenti, e in corso di necroscopia, di un’eccessiva deposizione di grasso in cavità viscerale (alle volte molto compatto e di aspetto vitreo), fegati aumentati di volume, friabili al tatto, untuosi, di colore giallo senape o ocra e, in taluni casi, di aspetto marmoreo o con modeste emorragie. A conferma di quanto osservato macroscopicamente, l’esame istologico, in genere, evidenzia un’infiltrazione lipidica eccessiva del fegato, con marcate e diffuse alterazioni cellulari (presenza di ceroide, nuclei decentrati e ipercromatici, necrosi) gli acini pancreatici sono compressi da abbondantissimo tessuto adiposo e si nota la presenza di infiltrato cellulare. Nel caso dell’orata, tale infiltrato cellulare è molto copioso, a formare aree compatte o interposto agli acini pancreatici e agli adipociti, per lo più composto da granulociti eosinofili (ma anche mastociti e, più raramente, linfociti). I particolari quadri anatomopatologici, osservati con una certa frequenza negli ultimi tempi, e che sottendono ad una complessa, e non ancora chiarita, eziopatogenesi, sono stati dettagliati istologicamente. A tale scopo, da giovanili e adulti di orata, sottoposti ad eutanasia tramite dose letale di anestetico, sono stati prelevati organi viscerali e non, fissati in formaldeide tamponata al 4 e processati automaticamente; sezioni in paraffina di 5 m sono state colorate con emotossilina-eosina, Giemsa, Schmorl, Cleveland e PAS. I quadri infiammatori osservati sono riferibili a pancreatite cronica e steatite, la cui eziopatogenesi sarà speculativamente argomentata, tenendo conto che è probabilmente connessa a uno stato di sovralimentazione o obesità. Come dimostrato dalla ricerca nell’ultimo decennio, il tessuto adiposo (anche nei pesci) è un importante organo metabolico (adipochine), inviando e rispondendo a segnali che modulano l’appetito, il consumo energetico, la sensibilità all’insulina, i sistemi endocrini e riproduttivi, l’infiammazione e l’immunità.

Pancreatite e steatite in giovanili e adulti di orata (Sparus aurata)

BERALDO, Paola;GALEOTTI, Marco
2013-01-01

Abstract

Negli ultimi anni lo scenario alimentare dei pesci marini allevati (branzino e orata) è necessariamente cambiato, sia in termini di composizione delle diete, dettata dalla difficoltà di approvvigionamento delle sempre più costose farine e oli di pesce, sia nella gestione dell’alimentazione, adottando livelli nutritivi sempre più spinti e tenori in lipidi più alti al fine di promuovere una crescita rapida ed economicamente conveniente. La risultanza di questi fattori è, verosimilmente, correlata alla frequente osservazione di pesci eccessivamente ingrassati (obesi), con profili ventrali prominenti, e in corso di necroscopia, di un’eccessiva deposizione di grasso in cavità viscerale (alle volte molto compatto e di aspetto vitreo), fegati aumentati di volume, friabili al tatto, untuosi, di colore giallo senape o ocra e, in taluni casi, di aspetto marmoreo o con modeste emorragie. A conferma di quanto osservato macroscopicamente, l’esame istologico, in genere, evidenzia un’infiltrazione lipidica eccessiva del fegato, con marcate e diffuse alterazioni cellulari (presenza di ceroide, nuclei decentrati e ipercromatici, necrosi) gli acini pancreatici sono compressi da abbondantissimo tessuto adiposo e si nota la presenza di infiltrato cellulare. Nel caso dell’orata, tale infiltrato cellulare è molto copioso, a formare aree compatte o interposto agli acini pancreatici e agli adipociti, per lo più composto da granulociti eosinofili (ma anche mastociti e, più raramente, linfociti). I particolari quadri anatomopatologici, osservati con una certa frequenza negli ultimi tempi, e che sottendono ad una complessa, e non ancora chiarita, eziopatogenesi, sono stati dettagliati istologicamente. A tale scopo, da giovanili e adulti di orata, sottoposti ad eutanasia tramite dose letale di anestetico, sono stati prelevati organi viscerali e non, fissati in formaldeide tamponata al 4 e processati automaticamente; sezioni in paraffina di 5 m sono state colorate con emotossilina-eosina, Giemsa, Schmorl, Cleveland e PAS. I quadri infiammatori osservati sono riferibili a pancreatite cronica e steatite, la cui eziopatogenesi sarà speculativamente argomentata, tenendo conto che è probabilmente connessa a uno stato di sovralimentazione o obesità. Come dimostrato dalla ricerca nell’ultimo decennio, il tessuto adiposo (anche nei pesci) è un importante organo metabolico (adipochine), inviando e rispondendo a segnali che modulano l’appetito, il consumo energetico, la sensibilità all’insulina, i sistemi endocrini e riproduttivi, l’infiammazione e l’immunità.
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