Il contributo si concentra sugli studi che A. N. Veselovskij, il grande comparatista russo, ha dedicato a Dante; interventi anche molto precoci, inediti per l’Italia (a parte una recensione), che saranno tuttavia presto tradotti in una raccolta a cura dello scrivente e di Roberta de Giorgi. A titolo di anticipazione, viene proposta qui la traduzione di un brano dal secondo capitolo (sui 4 complessivi) del lungo saggio Dante e la poesia simbolica del cattolicesimo, scritto a Firenze nel 1865, in occasione delle celebrazioni del centenario. Il saggio è sintomatico del primo dantismo di Veselovskij, intento ad emanciparsi dalle suggestioni mitografiche ricevute alla scuola di F.I. Buslaev. Nel passo tradotto, il poema di Dante è collocato sullo sfondo della rigogliosa letteratura medievale delle visioni e dei viaggi ultraterreni, di cui Veselovskij ripercorre le tappe principali, servendosi dei risultati acquisiti dagli studi di area tedesca e francese, in particolare da Ozanam; ma valorizzando, a differenza di Ozanam, la Visione di Alberico e aggiungendo, inoltre, dati inediti, relativi alla tradizione bizantina e slava.
Su Veselovskij dantista: dal saggio Dante e la poesia simbolica del cattolicesimo (1866)
RABBONI, Renzo
2015-01-01
Abstract
Il contributo si concentra sugli studi che A. N. Veselovskij, il grande comparatista russo, ha dedicato a Dante; interventi anche molto precoci, inediti per l’Italia (a parte una recensione), che saranno tuttavia presto tradotti in una raccolta a cura dello scrivente e di Roberta de Giorgi. A titolo di anticipazione, viene proposta qui la traduzione di un brano dal secondo capitolo (sui 4 complessivi) del lungo saggio Dante e la poesia simbolica del cattolicesimo, scritto a Firenze nel 1865, in occasione delle celebrazioni del centenario. Il saggio è sintomatico del primo dantismo di Veselovskij, intento ad emanciparsi dalle suggestioni mitografiche ricevute alla scuola di F.I. Buslaev. Nel passo tradotto, il poema di Dante è collocato sullo sfondo della rigogliosa letteratura medievale delle visioni e dei viaggi ultraterreni, di cui Veselovskij ripercorre le tappe principali, servendosi dei risultati acquisiti dagli studi di area tedesca e francese, in particolare da Ozanam; ma valorizzando, a differenza di Ozanam, la Visione di Alberico e aggiungendo, inoltre, dati inediti, relativi alla tradizione bizantina e slava.File | Dimensione | Formato | |
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