Una solida struttura patrimoniale è considerata condizione indispensabile per il successo dell’impresa in uno scenario competitivo sempre più internazionalizzato. Solo un buon livello di patrimonializzazione consente infatti di sostenere lo sviluppo endogeno, l’ingresso in nuovi mercati, la crescita dimensionale per vie esterne, il rinnovamento tecnologico e il miglioramento qualitativo dei prodotti. Nel presente lavoro la struttura patrimoniale e finanziaria di due campioni di piccole e medie imprese, rispettivamente dell’area milanese e dell’Italia nord-occidentale (esclusa la provincia di Milano), viene confrontata con quella di campioni di imprese, simili per dimensione e settore d’attività, residenti in alcune regioni di Paesi dell’Unione Europea (Belgio, Francia, Gran Bretagna, Olanda, Svezia). I risultati, riferiti al triennio ‘94-’96, evidenziano al proposito alcune criticità per le imprese italiane, che appaiono caratterizzate per un ricorso al capitale proprio molto più basso ed una più elevata incidenza dei debiti finanziari. Inoltre, la soddisfacente redditività ottenuta dalla gestione caratteristica è penalizzata da un costo dei mezzi di terzi sensibilmente più elevato e collegato alle condizioni del mercato monetario italiano nel periodo esaminato. Infine, il rilevante impatto della variabile fiscale penalizza ulteriormente le imprese del nostro “sistema Paese”.
Struttura patrimoniale-finanziaria e competitività delle piccole e medie imprese: un confronto a livello europeo
MINOJA, Mario;
1999-01-01
Abstract
Una solida struttura patrimoniale è considerata condizione indispensabile per il successo dell’impresa in uno scenario competitivo sempre più internazionalizzato. Solo un buon livello di patrimonializzazione consente infatti di sostenere lo sviluppo endogeno, l’ingresso in nuovi mercati, la crescita dimensionale per vie esterne, il rinnovamento tecnologico e il miglioramento qualitativo dei prodotti. Nel presente lavoro la struttura patrimoniale e finanziaria di due campioni di piccole e medie imprese, rispettivamente dell’area milanese e dell’Italia nord-occidentale (esclusa la provincia di Milano), viene confrontata con quella di campioni di imprese, simili per dimensione e settore d’attività, residenti in alcune regioni di Paesi dell’Unione Europea (Belgio, Francia, Gran Bretagna, Olanda, Svezia). I risultati, riferiti al triennio ‘94-’96, evidenziano al proposito alcune criticità per le imprese italiane, che appaiono caratterizzate per un ricorso al capitale proprio molto più basso ed una più elevata incidenza dei debiti finanziari. Inoltre, la soddisfacente redditività ottenuta dalla gestione caratteristica è penalizzata da un costo dei mezzi di terzi sensibilmente più elevato e collegato alle condizioni del mercato monetario italiano nel periodo esaminato. Infine, il rilevante impatto della variabile fiscale penalizza ulteriormente le imprese del nostro “sistema Paese”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.