L’alfavirus dei salmonidi è responsabile della malattia del pancreas nel salmone atlantico (Pancreatic Disease-PD) e della malattia del sonno nella trota iridea (Sleeping Diseases-SD), le quali sono facilmente trasmissibili e possono causare notevoli perdite. L’eziologia virale di queste malattie è stata accertata più vent’anni fa (nel 1976 per la PD e nel 1994 per la SD) e il virus è stato il primo Alphavirus (famiglia Togaviridae) a essere isolato in trote malate. Gli stati dell’Europa continentale sono interessati soltanto dalla SD, dove è stata sicuramente segnalata in Svizzera, Francia, Germania, Spagna, Croazia e Italia. Tuttavia, la SD non rappresenta un rischio sanitario preminente per l’allevamento della trota iridea, poiché, in Italia come negli altri stati europei interessati, la mortalità è in genere trascurabile, sebbene, in alcuni casi, possa superare il 20% (Boucher et al., 1994; Graham et al., 2003). In quest’ottica, si ritiene interessante descrivere alcuni aspetti clinici e anatomopatologici di malattia del sonno verificatasi negli ultimi tre anni in un allevamento in Bosnia-Erzegovina. L’allevamento è alimentato da acqua di fiume, con temperatura di 8-9°C costante tutto l’anno, nel quale, negli ultimi anni, sono state introdotte diverse specie ittiche (trota iridea, trota fario e temolo) per la pesca sportiva. Nel 2015 si è verificato il primo episodio di SD, caratterizzato da un quadro clinico e un andamento della malattia in linea con quanto descritto in letteratura, anche in termini di classe di età maggiormente sensibile (2-15gr), mortalità e lesioni anatomopatologiche. Nei due anni successivi (soprattutto nel 2017) la situazione si è notevolmente aggravata, con tasso di mortalità medio del 60% e picchi fino all’80%, quadri clinici non completamente sovrapponibili a quelli descritti in letteratura (l’atassia motoria si manifesta come incoordinazione natatoria piuttosto che l’atteggiamento dormiente e manca la tipica colorazione bluastra) e severe lesioni anatomopatologiche. Il quadro istolesivo è, infatti, caratterizzato da grave e diffusa necrosi del pancreas esocrino (con conseguente atrofia pancreatica e, quindi, inibizione della funzione digestiva), del tessuto linfoide (milza e rene anteriore) e dei cardiomiociti (atrio e ventricolo) che, tipicamente, appaiono eosinofili, con il citoplasma coartato e il nucleo picnotico. Negli episodi più recenti, diffuse necrosi focali epatiche completano il quadro, mentre le lesioni muscolari sono poco apprezzabili. Questi episodi di SD, oltre a rappresentare la prima descrizione della malattia in Bosnia-Erzegovina, illustrano un quadro di malattia più grave rispetto ad altri contesti geografici per l’impatto sulla produzione zootecnica dell’allevamento, e ponendo dei quesiti epidemiologici sulla gestione sanitaria dell’impianto.

Malattia del sonno in Bosnia-Erzegovina: aspetti clinici e anatomopatologici.

BERALDO, Paola;GALEOTTI, Marco
2017-01-01

Abstract

L’alfavirus dei salmonidi è responsabile della malattia del pancreas nel salmone atlantico (Pancreatic Disease-PD) e della malattia del sonno nella trota iridea (Sleeping Diseases-SD), le quali sono facilmente trasmissibili e possono causare notevoli perdite. L’eziologia virale di queste malattie è stata accertata più vent’anni fa (nel 1976 per la PD e nel 1994 per la SD) e il virus è stato il primo Alphavirus (famiglia Togaviridae) a essere isolato in trote malate. Gli stati dell’Europa continentale sono interessati soltanto dalla SD, dove è stata sicuramente segnalata in Svizzera, Francia, Germania, Spagna, Croazia e Italia. Tuttavia, la SD non rappresenta un rischio sanitario preminente per l’allevamento della trota iridea, poiché, in Italia come negli altri stati europei interessati, la mortalità è in genere trascurabile, sebbene, in alcuni casi, possa superare il 20% (Boucher et al., 1994; Graham et al., 2003). In quest’ottica, si ritiene interessante descrivere alcuni aspetti clinici e anatomopatologici di malattia del sonno verificatasi negli ultimi tre anni in un allevamento in Bosnia-Erzegovina. L’allevamento è alimentato da acqua di fiume, con temperatura di 8-9°C costante tutto l’anno, nel quale, negli ultimi anni, sono state introdotte diverse specie ittiche (trota iridea, trota fario e temolo) per la pesca sportiva. Nel 2015 si è verificato il primo episodio di SD, caratterizzato da un quadro clinico e un andamento della malattia in linea con quanto descritto in letteratura, anche in termini di classe di età maggiormente sensibile (2-15gr), mortalità e lesioni anatomopatologiche. Nei due anni successivi (soprattutto nel 2017) la situazione si è notevolmente aggravata, con tasso di mortalità medio del 60% e picchi fino all’80%, quadri clinici non completamente sovrapponibili a quelli descritti in letteratura (l’atassia motoria si manifesta come incoordinazione natatoria piuttosto che l’atteggiamento dormiente e manca la tipica colorazione bluastra) e severe lesioni anatomopatologiche. Il quadro istolesivo è, infatti, caratterizzato da grave e diffusa necrosi del pancreas esocrino (con conseguente atrofia pancreatica e, quindi, inibizione della funzione digestiva), del tessuto linfoide (milza e rene anteriore) e dei cardiomiociti (atrio e ventricolo) che, tipicamente, appaiono eosinofili, con il citoplasma coartato e il nucleo picnotico. Negli episodi più recenti, diffuse necrosi focali epatiche completano il quadro, mentre le lesioni muscolari sono poco apprezzabili. Questi episodi di SD, oltre a rappresentare la prima descrizione della malattia in Bosnia-Erzegovina, illustrano un quadro di malattia più grave rispetto ad altri contesti geografici per l’impatto sulla produzione zootecnica dell’allevamento, e ponendo dei quesiti epidemiologici sulla gestione sanitaria dell’impianto.
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