Dopo decenni di presenza costante nei libri di lettura e nei sussidiari delle scuole elementari, sulla poesia di Angiolo Silvio Novaro (Diano Marina, 1866 - Oneglia, 1938) sembra essere calato un velo di dimenticanza, dovuta forse anche al giudizio severo espresso su di essa dal conterraneo Eugenio Montale. Sensibilità minimalista, limpida spiritualità, lirismo delicato caratterizzano la poetica di Novaro, il cui frutto è l’espressività che trova in "Freschezza azzurra" un saggio eloquente e suggestivo. A candore e finitezza formale è improntata anche la versione friulana di Giorgio Faggin (Isola Vicentina, 1939) che qui si presenta.

Una traduzione inedita di Giorgio Faggin da Angiolo Silvio Novaro

ZANELLO G
2009-01-01

Abstract

Dopo decenni di presenza costante nei libri di lettura e nei sussidiari delle scuole elementari, sulla poesia di Angiolo Silvio Novaro (Diano Marina, 1866 - Oneglia, 1938) sembra essere calato un velo di dimenticanza, dovuta forse anche al giudizio severo espresso su di essa dal conterraneo Eugenio Montale. Sensibilità minimalista, limpida spiritualità, lirismo delicato caratterizzano la poetica di Novaro, il cui frutto è l’espressività che trova in "Freschezza azzurra" un saggio eloquente e suggestivo. A candore e finitezza formale è improntata anche la versione friulana di Giorgio Faggin (Isola Vicentina, 1939) che qui si presenta.
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