La regione Friuli Venezia Giulia, pur avendo solo un breve tratto costiero, vanta una lunga tradizione di studi nel campo della ricerca archeologica subacquea e navale. Le indagini condotte in laguna di Grado già alla fine degli anni ’20, il recupero del relitto di Monfalcone negli anni ’70 e lo scavo integrale del relitto Grado 1 negli anni ’90, segnano difatti tappe fondamentali per la storia della disciplina in Italia. Sempre in Friuli, con il progetto Anaxum dell’Università di Udine, dal 2011 è in corso l’unico scavo che vede un fiume utilizzato per la formazione universitaria dei futuri archeologi subacquei. La rilevanza di questa regione è stata confermata recentemente anche dal fatto che nel settembre 2016 ha ospitato il V Convegno Nazionale di questa disciplina, dove è stato redatto il documento: la “Carta” di Udine per l’Archeologia subacquea.
Archeologia subacquea e navale in Friuli Venezia Giulia
Massimo Capulli
2019-01-01
Abstract
La regione Friuli Venezia Giulia, pur avendo solo un breve tratto costiero, vanta una lunga tradizione di studi nel campo della ricerca archeologica subacquea e navale. Le indagini condotte in laguna di Grado già alla fine degli anni ’20, il recupero del relitto di Monfalcone negli anni ’70 e lo scavo integrale del relitto Grado 1 negli anni ’90, segnano difatti tappe fondamentali per la storia della disciplina in Italia. Sempre in Friuli, con il progetto Anaxum dell’Università di Udine, dal 2011 è in corso l’unico scavo che vede un fiume utilizzato per la formazione universitaria dei futuri archeologi subacquei. La rilevanza di questa regione è stata confermata recentemente anche dal fatto che nel settembre 2016 ha ospitato il V Convegno Nazionale di questa disciplina, dove è stato redatto il documento: la “Carta” di Udine per l’Archeologia subacquea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.