Il saggio esamina gli inserti letterari all'interno del romanzo di Thomas Mann "I Buddenbrook". Mentre l'intersezione tra il genere della lettera e quello del romanzo è stata indagata molte volte nel caso del romanzo epistolare, un'attenzione minore è stata invece dedicata agli "inserti epistolari". Nel tentativo di coprire questo vuoto, il saggio affronta la questione se ci sia una prossimità tra l'utilizzo di lettere nei romanzi ottocenteschi e il romanzo epistolare, cogliendo inoltre l'occasione per un confronto tra la cultura epistolare del Settecento e quella dell'Ottocento. Il saggio si concentra quindi sul caso degli inserti epistolari nel romanzo di Mann. La loro funzione non è soltanto quella di evocare i luoghi distanti dove si trovano a vivere i personaggi, ma anche quella di sottolineare il rapporto intimo tra i membri della famiglia. Soprattutto Jean Buddenbrook utilizza le lettere ai figli per impartire loro ammonimenti in relazione ai loro obblighi nei confronti dell'etica famigliare. Due sezioni, nelle quali di volta in volta tre lettere vengono connesse tra di loro senza il commento del narratore, si presentano come piccoli "romanzi epistolari" all'interno della grande narrazione del romanzo. Dopo la fine della sua epoca classica al termine del diciottesimo secolo, possiamo quindi considerare "I Buddenbrook" come una tappa importante di quella linea di sviluppo che porta alla riscoperta del genere della lettera all'inizio del Novecento
Intimità e distanza. Inserti epistolari nei Buddenbrooks
Costagli
2019-01-01
Abstract
Il saggio esamina gli inserti letterari all'interno del romanzo di Thomas Mann "I Buddenbrook". Mentre l'intersezione tra il genere della lettera e quello del romanzo è stata indagata molte volte nel caso del romanzo epistolare, un'attenzione minore è stata invece dedicata agli "inserti epistolari". Nel tentativo di coprire questo vuoto, il saggio affronta la questione se ci sia una prossimità tra l'utilizzo di lettere nei romanzi ottocenteschi e il romanzo epistolare, cogliendo inoltre l'occasione per un confronto tra la cultura epistolare del Settecento e quella dell'Ottocento. Il saggio si concentra quindi sul caso degli inserti epistolari nel romanzo di Mann. La loro funzione non è soltanto quella di evocare i luoghi distanti dove si trovano a vivere i personaggi, ma anche quella di sottolineare il rapporto intimo tra i membri della famiglia. Soprattutto Jean Buddenbrook utilizza le lettere ai figli per impartire loro ammonimenti in relazione ai loro obblighi nei confronti dell'etica famigliare. Due sezioni, nelle quali di volta in volta tre lettere vengono connesse tra di loro senza il commento del narratore, si presentano come piccoli "romanzi epistolari" all'interno della grande narrazione del romanzo. Dopo la fine della sua epoca classica al termine del diciottesimo secolo, possiamo quindi considerare "I Buddenbrook" come una tappa importante di quella linea di sviluppo che porta alla riscoperta del genere della lettera all'inizio del NovecentoFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Costagli.pdf
non disponibili
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
Non pubblico
Dimensione
190 kB
Formato
Adobe PDF
|
190 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.