Le tragedie di argomento romano di Antonio Conti sono il diretto antecedente a cui Bettinelli fa riferimento per la sua proposta di una nuova tragedia greca. In particolare, Bettinelli dimostra di apprezzare, oltre agli aspetti formali, la fina-lità morale e politica del teatro di Conti per la promozione delle virtù civili. Tuttavia, nelle prove sceniche e, soprattutto, nei saggi teorici (Del teatro italiano, Dell’Entusiasmo delle Belle arti) il gesuita mantovano recupera dal teatro dei Greci il ruolo delle passioni e dei sentimenti: ciò che Conti aveva inteso invece allontanare, in nome del pregiudizio ancora classicistico nei confronti degli affetti. In questo recupero si misura la novità e la modernità di Bettinelli, che recepisce dal dibattito contemporaneo spunti offerti dalla poetica del sensismo, e forse anche, per vie mediate dall’ambiente milanese, dall’Enquiry sul sublime e sul bello di Edmund Burke. Fino a preludere ad aspetti della poetica dei romantici, e segnatamente di Francesco De Sanctis, che al Bettinelli teorico guardò espressamente.

Dal teatro romano alla tragedia greca. Bettinelli e Conti

Renzo Rabboni
2019-01-01

Abstract

Le tragedie di argomento romano di Antonio Conti sono il diretto antecedente a cui Bettinelli fa riferimento per la sua proposta di una nuova tragedia greca. In particolare, Bettinelli dimostra di apprezzare, oltre agli aspetti formali, la fina-lità morale e politica del teatro di Conti per la promozione delle virtù civili. Tuttavia, nelle prove sceniche e, soprattutto, nei saggi teorici (Del teatro italiano, Dell’Entusiasmo delle Belle arti) il gesuita mantovano recupera dal teatro dei Greci il ruolo delle passioni e dei sentimenti: ciò che Conti aveva inteso invece allontanare, in nome del pregiudizio ancora classicistico nei confronti degli affetti. In questo recupero si misura la novità e la modernità di Bettinelli, che recepisce dal dibattito contemporaneo spunti offerti dalla poetica del sensismo, e forse anche, per vie mediate dall’ambiente milanese, dall’Enquiry sul sublime e sul bello di Edmund Burke. Fino a preludere ad aspetti della poetica dei romantici, e segnatamente di Francesco De Sanctis, che al Bettinelli teorico guardò espressamente.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11390/1153033
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