L’informazione tra propaganda e fake news A partire dalle considerazioni sviluppate nella tavola rotonda sul volume Guerra di propaganda. Semiotica e comunicazione nei teatri di crisi, in cui è emersa con chiarezza la centralità che le variabile comunicative e persuasorie hanno assunto nelle situazioni conflittuali, nei dibattiti pubblici e nella realtà individuale, le riflessioni sviluppate nell’articolo si concentrano primariamente sul ruolo dei media e sulla rilevanza dell’informazione a livello individuale e a quello collettivo. È infatti indubbio che l’informazione costituisca oggi una risorsa strategica, ma se l’individuo appare potenzialmente più aggiornato e colto rispetto al passato, dal momento che dispone di possibilità di accesso e scelta fra diversi mezzi e contenuti mediali come mai si è verificato, ciò non implica automaticamente che sia realmente più informato. Il rischio di imbattersi in comunicazioni informative che, in realtà, non hanno altro scopo che quello di aggirare il ragionamento (come la propaganda), presentando delle pseudo-informazioni in modo incontrovertibile e realistico (come le fake news), è pertanto molto forte, anche a causa delle peculiari caratteristiche dell’odierno contesto sociale. Information between propaganda and fake news Starting from the considerations developed in the Round table concerning the volume Guerra di propaganda. Semiotica e comunicazione nei teatri di crisi, in which the centrality that communicative and persuasive variables have assumed in conflict situations, public debates and individual reality, has clearly emerged, the reflections developed in the article focus primarily on the role of the media and on the relevance of information on an individual and collective level. It is undisputed that information today constitutes a strategic resource, but if the individual appears to be potentially more up-to-date and cultured than in the past, since he has the possibility of access and choice among different media and media content as never occurred; this does not automatically imply that he is really more informed. The risk of bumping into information that, in reality, have no other purpose than to circumvent the reasoning (such as propaganda), presenting pseudo-information in an incontrovertible and realistic (such as fake news), is therefore very strong, also because of the peculiar characteristics of today’s social context.

L’informazione tra propaganda e fake news

Antonella Pocecco
2018-01-01

Abstract

L’informazione tra propaganda e fake news A partire dalle considerazioni sviluppate nella tavola rotonda sul volume Guerra di propaganda. Semiotica e comunicazione nei teatri di crisi, in cui è emersa con chiarezza la centralità che le variabile comunicative e persuasorie hanno assunto nelle situazioni conflittuali, nei dibattiti pubblici e nella realtà individuale, le riflessioni sviluppate nell’articolo si concentrano primariamente sul ruolo dei media e sulla rilevanza dell’informazione a livello individuale e a quello collettivo. È infatti indubbio che l’informazione costituisca oggi una risorsa strategica, ma se l’individuo appare potenzialmente più aggiornato e colto rispetto al passato, dal momento che dispone di possibilità di accesso e scelta fra diversi mezzi e contenuti mediali come mai si è verificato, ciò non implica automaticamente che sia realmente più informato. Il rischio di imbattersi in comunicazioni informative che, in realtà, non hanno altro scopo che quello di aggirare il ragionamento (come la propaganda), presentando delle pseudo-informazioni in modo incontrovertibile e realistico (come le fake news), è pertanto molto forte, anche a causa delle peculiari caratteristiche dell’odierno contesto sociale. Information between propaganda and fake news Starting from the considerations developed in the Round table concerning the volume Guerra di propaganda. Semiotica e comunicazione nei teatri di crisi, in which the centrality that communicative and persuasive variables have assumed in conflict situations, public debates and individual reality, has clearly emerged, the reflections developed in the article focus primarily on the role of the media and on the relevance of information on an individual and collective level. It is undisputed that information today constitutes a strategic resource, but if the individual appears to be potentially more up-to-date and cultured than in the past, since he has the possibility of access and choice among different media and media content as never occurred; this does not automatically imply that he is really more informed. The risk of bumping into information that, in reality, have no other purpose than to circumvent the reasoning (such as propaganda), presenting pseudo-information in an incontrovertible and realistic (such as fake news), is therefore very strong, also because of the peculiar characteristics of today’s social context.
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