A margine di una precisa variante testuale di Senilità, l'articolo inquadra da una prospettiva inedita il complesso rapporto tra sogno e verità nei primi due romanzi sveviani, individuando il processo di distorsione della realtà alla base dell’invenzione mitopoietica delle sovrapposte Angiolina/Amalia, nella quale il romanzo riconosce il suo (quasi lieto) fine.
Sogni e deliri: per una correzione di Senilità 1927
Renzo Rabboni
2020-01-01
Abstract
A margine di una precisa variante testuale di Senilità, l'articolo inquadra da una prospettiva inedita il complesso rapporto tra sogno e verità nei primi due romanzi sveviani, individuando il processo di distorsione della realtà alla base dell’invenzione mitopoietica delle sovrapposte Angiolina/Amalia, nella quale il romanzo riconosce il suo (quasi lieto) fine.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.