Tra il 1945 e il 1954 Trieste e una parte dei territori della Venezia Giulia furono amministrati dall’Allied Military Government of Occupied Territories (AMGOT). La produzione documentaria e cinegiornalistica che racconta quel particolare periodo storico si offre oggi come strumento importante per analizzare e individuare le diverse forme di costruzione di una memoria nazionale condivisa. In particolare, la ricerca pone l’attenzione sui cinegiornali prodotti da La Settimana Incom e Nuova Luce, nonché sui documentari realizzati sotto l’egida dello United States Information Service, con lo scopo di individuare le caratteristiche principali del racconto storico offerto. I testi filmici presi in esame mostrano come, attraverso un processo selettivo e parziale del trascorso storico, venga definito e ridefinito il recente contesto bellico, favorendo un oblio dialogico ed estromettendo dal discorso qualsiasi senso di responsabilità nazionale. Inoltre, la ricostruzione storiografica e narrativa offerta dalle opere oggetto della ricerca se, da un lato, rafforza e promuove l’identità nazionale, dall’altro accentua la contrapposizione politica e ideologica tra il blocco occidentale e i paesi del Patto di Varsavia. In conclusione, la ricerca mostra il ruolo assunto da queste opere nella descrizione delle vicende del confine orientale, evidenziandone la natura politica e sottolineando la funzione svolta dalla produzione audiovisiva del secondo dopoguerra nel promuovere la costruzione di una “memoria istituzionale”.

L’occupazione anglo-americana e la ‘questione triestina’: Cinegiornali e documentari italiani del secondo dopoguerra.

Cosimo Tassinari
2021-01-01

Abstract

Tra il 1945 e il 1954 Trieste e una parte dei territori della Venezia Giulia furono amministrati dall’Allied Military Government of Occupied Territories (AMGOT). La produzione documentaria e cinegiornalistica che racconta quel particolare periodo storico si offre oggi come strumento importante per analizzare e individuare le diverse forme di costruzione di una memoria nazionale condivisa. In particolare, la ricerca pone l’attenzione sui cinegiornali prodotti da La Settimana Incom e Nuova Luce, nonché sui documentari realizzati sotto l’egida dello United States Information Service, con lo scopo di individuare le caratteristiche principali del racconto storico offerto. I testi filmici presi in esame mostrano come, attraverso un processo selettivo e parziale del trascorso storico, venga definito e ridefinito il recente contesto bellico, favorendo un oblio dialogico ed estromettendo dal discorso qualsiasi senso di responsabilità nazionale. Inoltre, la ricostruzione storiografica e narrativa offerta dalle opere oggetto della ricerca se, da un lato, rafforza e promuove l’identità nazionale, dall’altro accentua la contrapposizione politica e ideologica tra il blocco occidentale e i paesi del Patto di Varsavia. In conclusione, la ricerca mostra il ruolo assunto da queste opere nella descrizione delle vicende del confine orientale, evidenziandone la natura politica e sottolineando la funzione svolta dalla produzione audiovisiva del secondo dopoguerra nel promuovere la costruzione di una “memoria istituzionale”.
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