Dal dopoguerra in poi e fino alla fine degli anni Settanta del Novecento, l’architettura scolastica nel Cantone Ticino è stata al centro di un vasto programma di rinnovamento, rappresentando un banco di prova ed un campo di azione privilegiato per un’intera generazione di giovani architetti disposti a confrontarsi – anche attraverso la pratica del concorso – su un tema progettuale che sollecitava nuove soluzioni e offriva, proprio dal punto di vista architettonico ed espressivo, ampio margine di sperimentazione. In un contesto in cui gli interlocutori sono igienisti, pedagoghi, pediatri, psicologi dell’infanzia – secondo un’impostazione che assumerà progressivamente un carattere sempre più interdisciplinare – gli architetti hanno il ruolo di rispondere attraverso il progetto a quelle nuove istanze didattiche e comunitarie che si stavano affermando, dopo lunga gestazione, anche nel piccolo Cantone a sud della Svizzera Nell’ambito di un panorama articolato e complesso, per quantità e qualità, come quello relativo all’architettura scolastica in Ticino, vogliamo qui puntare l’attenzione sul programma di riforma avviato in seguito all’approvazione del nuovo disegno di legge sull’istituzione della Scuola media unica (SMU) e valutarne gli esiti attraverso due tra gli esempi più significativi: la scuola media di Losone (1972-1974) e la scuola media di Morbio Inferiore (1972-1977).

Architettura e riforma scolastica nel Cantone Ticino. L’istituzione della scuola media unica nei progetti di Livio Vacchini, Aurelio Galfetti e Mario Botta

Matteo Iannello
Primo
2020-01-01

Abstract

Dal dopoguerra in poi e fino alla fine degli anni Settanta del Novecento, l’architettura scolastica nel Cantone Ticino è stata al centro di un vasto programma di rinnovamento, rappresentando un banco di prova ed un campo di azione privilegiato per un’intera generazione di giovani architetti disposti a confrontarsi – anche attraverso la pratica del concorso – su un tema progettuale che sollecitava nuove soluzioni e offriva, proprio dal punto di vista architettonico ed espressivo, ampio margine di sperimentazione. In un contesto in cui gli interlocutori sono igienisti, pedagoghi, pediatri, psicologi dell’infanzia – secondo un’impostazione che assumerà progressivamente un carattere sempre più interdisciplinare – gli architetti hanno il ruolo di rispondere attraverso il progetto a quelle nuove istanze didattiche e comunitarie che si stavano affermando, dopo lunga gestazione, anche nel piccolo Cantone a sud della Svizzera Nell’ambito di un panorama articolato e complesso, per quantità e qualità, come quello relativo all’architettura scolastica in Ticino, vogliamo qui puntare l’attenzione sul programma di riforma avviato in seguito all’approvazione del nuovo disegno di legge sull’istituzione della Scuola media unica (SMU) e valutarne gli esiti attraverso due tra gli esempi più significativi: la scuola media di Losone (1972-1974) e la scuola media di Morbio Inferiore (1972-1977).
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