La natura del continuo e del mutamento nei paradossi di Zenone

In questo articolo si analizzano quattro paradossi di Zenone: 1) Achille e la tartaruga; 2) la dicotomia; 3) la freccia; 4) le masse nello stadio, focalizzando l’esame soprattutto sui primi tre. Tra le diverse affermazioni che si attribuiscono a Zenone e che possono essere etichettate come paradossi, le quattro menzionate, oltre ad essere le più note, sono anche le più interessanti in relazione ai rapporti tra filosofia, logica, fisica e matematica. Quanto ai paradossi di Zenone, intenzione di questa ricerca è infatti fornire nuovi punti di vista su: 1) il problema dei presupposti del ragionamento nel linguaggio ordinario e in quello matematico e scientifico; 2) il rapporto tra concetto intuitivo del continuo, che non necessita di una definizione, e l’uso del continuo in argomentazioni di tipo logico -in questo caso una definizione è necessaria; 3) il rapporto tra continuo e infinito; 4) l’importanza dei paradossi di Zenone per un profondo esame di concetti base della fisica moderna, come moto, velocità, accelerazione. Saranno questi i nodi concettuali affrontati nel presente lavoro.