A distanza di un anno e mezzo dall’entrata in vigore dell’art. 180, co. 3, del “decreto-rilancio”, il legislatore è nuovamente intervenuto sulla tormentata vicenda del c.d. peculato dell’albergatore: con l’art. 5- quinquies, l. 215/2021, ha infatti preso esplicita posizione sull’efficacia intertemporale della riforma del 2020, ponendo fine alla diatriba interpretativa che aveva tracciato una profonda spaccatura, tanto in dottrina quanto in giurisprudenza, tra coloro che sostenevano la retroattività della novella e quanti ritenevano invece di dover limitare la portata dell’art. 180, co. 3, d.l. 34/2020 solo pro futuro. Nel presente contributo, dopo aver ripercorso il complesso scenario esegetico formatosi attorno alla figura del peculato dell’albergatore all’indomani dell’entrata in vigore del “decreto-rilancio”, si esaminano il contenuto e le ricadute applicative della soluzione adottata dal legislatore con l’art. 5-quinquies del “decreto fiscale”. L’analisi di tale specifica vicenda offre peraltro l’abbrivio per svolgere delle riflessioni di carattere più generale sul tema della successione tra disposizioni penali e disposizioni amministrative a carattere punitivo, in particolare sull’opportunità di estendere la disciplina di cui all’art. 2 c.p. anche ai casi di c.d. successione impropria.

Parola “fine” sulla vexata quaestio del peculato dell'albergatore

Luca Baron
2022-01-01

Abstract

A distanza di un anno e mezzo dall’entrata in vigore dell’art. 180, co. 3, del “decreto-rilancio”, il legislatore è nuovamente intervenuto sulla tormentata vicenda del c.d. peculato dell’albergatore: con l’art. 5- quinquies, l. 215/2021, ha infatti preso esplicita posizione sull’efficacia intertemporale della riforma del 2020, ponendo fine alla diatriba interpretativa che aveva tracciato una profonda spaccatura, tanto in dottrina quanto in giurisprudenza, tra coloro che sostenevano la retroattività della novella e quanti ritenevano invece di dover limitare la portata dell’art. 180, co. 3, d.l. 34/2020 solo pro futuro. Nel presente contributo, dopo aver ripercorso il complesso scenario esegetico formatosi attorno alla figura del peculato dell’albergatore all’indomani dell’entrata in vigore del “decreto-rilancio”, si esaminano il contenuto e le ricadute applicative della soluzione adottata dal legislatore con l’art. 5-quinquies del “decreto fiscale”. L’analisi di tale specifica vicenda offre peraltro l’abbrivio per svolgere delle riflessioni di carattere più generale sul tema della successione tra disposizioni penali e disposizioni amministrative a carattere punitivo, in particolare sull’opportunità di estendere la disciplina di cui all’art. 2 c.p. anche ai casi di c.d. successione impropria.
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