Un fossile degli anni Cinquanta? Su «Officina» (1955-1959)

Il saggio prende in esame la rivista «Officina» focalizzandosi anzitutto sul ruolo decisivo di Pasolini, sia in rapporto al funzionamento della rivista sia rispetto al coinvolgimento di ospiti esterni, testimoniato dagli scambi epistolari con Sereni, Roversi e Leonetti, nonché dagli accesi dibattiti provocati dai suoi interventi. Attraverso l’analisi diretta dei contributi, si cerca di valutare gli elementi di novità e di rottura introdotti dalla rivista nel campo letterario italiano, prendendone in esame i principali obiettivi polemici, la doppia prospettiva (storicistica e sperimentale) con cui essi vengono affrontati nel tentativo di coniugare sperimentalismo e impegno, e sui limiti di questa impostazione. Il contributo infine riflette sulle differenze tra la prima e la seconda serie, sulle ragioni della fine e su alcune contraddizioni che emergono dai giudizi su «Officina» espressi dagli stessi redattori a distanza di anni.