Although Varro’s work has been criticized for its style and content, so as to be excluded from the process of formation of the late antique grammatical tradition, it contains many important elements for the development of the science of language. His conception of etymology is based on the correct identification of the functioning of synchronic morphology but also includes the first intuitions of diachronic morphology. His discussion of analogy and anomaly comes to correctly distinguish between the formation of words and their inflection. His tabular representation of the declinations is a scientific and teaching achievement still in use today, thanks to the rediscovery of Varro’s thought in the humanistic age. Some typical ideas in twentieth-century linguistics, such as the comparison between language and a game of chess, its computational nature and the distinction between problems and mysteries, have their first formulations in Varro. Therefore, De lingua Latina is a text that deserves to be better known and valued in contemporary culture starting from school education. Sebbene l’opera di Varrone sia stata criticata per il suo stile e il suo contenuto, così da essere esclusa dal processo di formazione della tradizione grammaticale tardoantica, essa contiene molti elementi importanti per lo sviluppo della scienza del linguaggio. La sua concezione dell’etimologia è fondata sulla giusta individuazione del funzionamento della morfologia sincronica ma comprende anche le prime intuizioni di morfologia diacronica. La sua discussione dell’analogia e dell’anomalia arriva a distinguere correttamente tra la formazione delle parole e la loro flessione. La sua rappresentazione tabellare delle declinazioni è una conquista scientifica e didattica ancor oggi in uso, proprio grazie alla riscoperta del pensiero di Varrone in età umanistica. Alcune idee tipiche nella linguistica del Novecento, come il paragone tra la lingua e una partita a scacchi, la sua natura computazionale e la distinzione tra problemi e misteri, hanno le loro prime formulazioni in Varrone. Pertanto, il De lingua Latina è un testo che meriterebbe di essere maggiormente conosciuto e valorizzato nella cultura contemporanea a partire dalla formazione scolastica.

Varrone e la scienza del linguaggio

Renato Oniga
2022-01-01

Abstract

Although Varro’s work has been criticized for its style and content, so as to be excluded from the process of formation of the late antique grammatical tradition, it contains many important elements for the development of the science of language. His conception of etymology is based on the correct identification of the functioning of synchronic morphology but also includes the first intuitions of diachronic morphology. His discussion of analogy and anomaly comes to correctly distinguish between the formation of words and their inflection. His tabular representation of the declinations is a scientific and teaching achievement still in use today, thanks to the rediscovery of Varro’s thought in the humanistic age. Some typical ideas in twentieth-century linguistics, such as the comparison between language and a game of chess, its computational nature and the distinction between problems and mysteries, have their first formulations in Varro. Therefore, De lingua Latina is a text that deserves to be better known and valued in contemporary culture starting from school education. Sebbene l’opera di Varrone sia stata criticata per il suo stile e il suo contenuto, così da essere esclusa dal processo di formazione della tradizione grammaticale tardoantica, essa contiene molti elementi importanti per lo sviluppo della scienza del linguaggio. La sua concezione dell’etimologia è fondata sulla giusta individuazione del funzionamento della morfologia sincronica ma comprende anche le prime intuizioni di morfologia diacronica. La sua discussione dell’analogia e dell’anomalia arriva a distinguere correttamente tra la formazione delle parole e la loro flessione. La sua rappresentazione tabellare delle declinazioni è una conquista scientifica e didattica ancor oggi in uso, proprio grazie alla riscoperta del pensiero di Varrone in età umanistica. Alcune idee tipiche nella linguistica del Novecento, come il paragone tra la lingua e una partita a scacchi, la sua natura computazionale e la distinzione tra problemi e misteri, hanno le loro prime formulazioni in Varrone. Pertanto, il De lingua Latina è un testo che meriterebbe di essere maggiormente conosciuto e valorizzato nella cultura contemporanea a partire dalla formazione scolastica.
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