A partire dalle intuizioni di Ezio Raimondi, il saggio rilegge il capitolo XXXIII dei Promessi sposi e in particolare la descrizione della vigna di Renzo alla luce del suo principale ipotesto (il Waverley di Scott, di cui la seconda parte del capitolo è una riscrittura) e di altri due autori con cui Manzoni dialoga a distanza: Chateaubriand e Bernardin de Saint-Pierre. Ne emerge la sostanza dialogica del realismo manzoniano, improntata al confronto delle voci e dei punti di vista nel testo e al rifiuto coerente dell’idillio, rilanciato in ambito romantico da Fauriel.

Natura e storia. Un mosaico intertestuale per la vigna di Renzo (PS XXXIII)

Contarini, Silvia
2022-01-01

Abstract

A partire dalle intuizioni di Ezio Raimondi, il saggio rilegge il capitolo XXXIII dei Promessi sposi e in particolare la descrizione della vigna di Renzo alla luce del suo principale ipotesto (il Waverley di Scott, di cui la seconda parte del capitolo è una riscrittura) e di altri due autori con cui Manzoni dialoga a distanza: Chateaubriand e Bernardin de Saint-Pierre. Ne emerge la sostanza dialogica del realismo manzoniano, improntata al confronto delle voci e dei punti di vista nel testo e al rifiuto coerente dell’idillio, rilanciato in ambito romantico da Fauriel.
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