Il contributo si soπerma sui fattori che negli ultimi decenni hanno contribuito alla crescita d’interesse per la letteratura religiosa, in particolare per autori, generi e forme prima esclusi dall’attenzione dei critici e degli storici della letteratura. La riscoperta è stata dettata, in primo luogo, da ragioni storiche ed estetiche e, non meno rilevanti, da pregiudizi di genere, nei confronti delle scritture femminili, che hanno avuto una fioritura rigogliosa nei secoli dal xvi al xviii. Il discorso segue la graduale rivaluta-zione di queste scritture ‘minori’, considerando il ruolo delle riviste, legate o meno al mondo cattolico ed ecclesiastico. Tra di esse spicca la «Rivista di storia e letteratura religiosa» di Torino, a cui spetta un ruolo di traino di molte iniziative che sono seguite. Fino alla più recente, la «Rivista di letteratura religiosa italiana», che ambisce a distinguersi per il riconoscimento di tutte le forme e le lingue della scrittura devota, dai testi di estrazione colta (anche latina) a quelli popolari (anche dialettale), purché calati entro riconoscibili schemi letterari, anche non canonici o in polemica col messaggio evangelico, che siano comunque espressione di una tensione conoscitiva verso il mistero e l’inconoscibile.

Letteratura religiosa, scrittura femminile e pietà popolare (con riviste)

Renzo Rabboni
2022-01-01

Abstract

Il contributo si soπerma sui fattori che negli ultimi decenni hanno contribuito alla crescita d’interesse per la letteratura religiosa, in particolare per autori, generi e forme prima esclusi dall’attenzione dei critici e degli storici della letteratura. La riscoperta è stata dettata, in primo luogo, da ragioni storiche ed estetiche e, non meno rilevanti, da pregiudizi di genere, nei confronti delle scritture femminili, che hanno avuto una fioritura rigogliosa nei secoli dal xvi al xviii. Il discorso segue la graduale rivaluta-zione di queste scritture ‘minori’, considerando il ruolo delle riviste, legate o meno al mondo cattolico ed ecclesiastico. Tra di esse spicca la «Rivista di storia e letteratura religiosa» di Torino, a cui spetta un ruolo di traino di molte iniziative che sono seguite. Fino alla più recente, la «Rivista di letteratura religiosa italiana», che ambisce a distinguersi per il riconoscimento di tutte le forme e le lingue della scrittura devota, dai testi di estrazione colta (anche latina) a quelli popolari (anche dialettale), purché calati entro riconoscibili schemi letterari, anche non canonici o in polemica col messaggio evangelico, che siano comunque espressione di una tensione conoscitiva verso il mistero e l’inconoscibile.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11390/1242265
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