Le Lucciole di Ippolito Nievo, raccolta poetica uscita a Milano nel 1858, attestano una peculiare presenza di discorso diretto. L’articolo propone uno studio della morfologia della parola parlata nella raccolta nieviana e rintraccia nel rapporto con la drammaturgia, con la tradizione poetica ‘cantata’ e con il melodramma le direttrici della riflessione poetica di Nievo. Nell’«intreccio di voci» tra le parole dell’io e quelle dell’altro, lo studio identifica inoltre una delle strategie testuali messe in campo dall’autore per il dispiegamento di quella complessa dialettica tra nascondimento e smascheramento dell’identità cara al sistema ironico-umoristico della scrittura nieviana.

Forme della dialogicità nelle Lucciole di Ippolito Nievo

cerneaz
2020-01-01

Abstract

Le Lucciole di Ippolito Nievo, raccolta poetica uscita a Milano nel 1858, attestano una peculiare presenza di discorso diretto. L’articolo propone uno studio della morfologia della parola parlata nella raccolta nieviana e rintraccia nel rapporto con la drammaturgia, con la tradizione poetica ‘cantata’ e con il melodramma le direttrici della riflessione poetica di Nievo. Nell’«intreccio di voci» tra le parole dell’io e quelle dell’altro, lo studio identifica inoltre una delle strategie testuali messe in campo dall’autore per il dispiegamento di quella complessa dialettica tra nascondimento e smascheramento dell’identità cara al sistema ironico-umoristico della scrittura nieviana.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11390/1245984
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