Ripercorrere la storia della fondazione di Planum è utile per chiarire quali erano gli obiettivi originari del progetto, riguardo all’evoluzione della rivista e all’attuale e diversificato panorama di riviste scientifiche online. Il nome originario – Planum. The European Journal of Planning on line – restituiva la “mission” culturale del progetto: fondare una rivista web e una piattaforma digitale che fossero il luogo virtuale di scambio delle diverse culture nazionali europee dell’urbanistica e del planning. È interessante che il “progetto Planum” non nasca come estensione di una rivista cartacea o di una testata maggiore, oppure per utilizzare le potenzialità del web a seguito della crisi dell’editoria: alla base vi è invece un progetto culturale dove il web, inteso come “piazza virtuale”, facilmente accessibile, era considerato lo strumento più idoneo alla sua realizzazione. Il nuovo nome, incentrato sulla parola urbanism riflette l’orientamento e il campo di lavoro attuale: presentare riflessioni e materiali che uniscano gli approcci e le pratiche legate al “design” (urban design; city design, etc.) con quelle del “planning” (urban, regional, spatial, etc.), in relazione a processi e a contesti insediativi che pongono problemi nuovi e urgenti.
Planum: sperimentare contenuti e linguaggi sull’urbanism contemporaneo
G. Fini
2017-01-01
Abstract
Ripercorrere la storia della fondazione di Planum è utile per chiarire quali erano gli obiettivi originari del progetto, riguardo all’evoluzione della rivista e all’attuale e diversificato panorama di riviste scientifiche online. Il nome originario – Planum. The European Journal of Planning on line – restituiva la “mission” culturale del progetto: fondare una rivista web e una piattaforma digitale che fossero il luogo virtuale di scambio delle diverse culture nazionali europee dell’urbanistica e del planning. È interessante che il “progetto Planum” non nasca come estensione di una rivista cartacea o di una testata maggiore, oppure per utilizzare le potenzialità del web a seguito della crisi dell’editoria: alla base vi è invece un progetto culturale dove il web, inteso come “piazza virtuale”, facilmente accessibile, era considerato lo strumento più idoneo alla sua realizzazione. Il nuovo nome, incentrato sulla parola urbanism riflette l’orientamento e il campo di lavoro attuale: presentare riflessioni e materiali che uniscano gli approcci e le pratiche legate al “design” (urban design; city design, etc.) con quelle del “planning” (urban, regional, spatial, etc.), in relazione a processi e a contesti insediativi che pongono problemi nuovi e urgenti.File | Dimensione | Formato | |
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Fini_Giulia_2017_Planum_Sperimentare_Contenuti_e_Linguaggi_sull_urbanism_contemporaneo_Eyesreg_vol.7_no.4_pp.148-154.pdf
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