The present research project aims to investigate the artistic phenomena - pictorial, sculptural, performative, but also theatrical, musical and editorial - which manifested themselves within the squat of Milan between the 1970s and 1980s. Starting from 1974, i.e. from the period in which the first occupations of buildings to make them social centers took place, the transition to the political and social ebb around 1977-78 was investigated, to then verify how much of these places remained in the 1980s. Therefore, starting from the birth of the Circoli del proletariato giovanile, and from the occupations promoted by them, such as Fabbrikone, Santa Marta, Ciovassino and Fabbrica di Comunicazione, we have come to investigate the case of Macondo, a cultural circle organized by veterans of Lotta Continua in full of the political ebb of the late 1970s. Finally, we wanted to devote an entire chapter to the case of the "fort" in via Correggio 18: the latter, occupied by militants of Lotta continua, Potere Operaio, but also by anarchists and members of the Quarta Internazionale in 1974, from 1980 saw the within it give rise to artistic collectives – such as the Vidicon – and socio-cultural ones – such as the punk movement, which created the Virus, the first punk squat in Italy. In this context, we focused on the investigation of the cultural "apparatus" promoted by the political parties of the "new left": therefore, the investigation focused on seeing the initiatives promoted by the Circoli Ottobre - affiliated to Lotta Continua - by Circoli Giovanili – close to Avanguardia Operaia – and of the Circoli del proletariato giovanile, close in terms of cultural and political experiences to the magmatic galaxy of Autonomia Operaia. The latter, in particular, have been given greater importance, as during their short life - from 1975 to the end of 1976 - they gave rise to numerous cultural experiences, such as the VI Festival del proletariato giovanile in Parco Lambro, but also more canonical “artistic” performances such as performances by Odin Teatret, the Living Theatre, artistic installations by Franco Mazzucchelli and the Laboratorio di Comunicazione Militante, which hinged on a new way of understanding the relationship between artistic practice and political militancy.

Il presente progetto di ricerca si pone l’obiettivo di indagare i fenomeni artistici – pittorici, scultorei, performativi, ma anche teatrali, musicali ed editoriali – manifestatisi all’interno dei centri sociali occupati di Milano tra anni Settanta e Ottanta. Partendo dal 1974, ossia dal periodo in cui si manifestarono le prime occupazioni di stabili per farne centri sociali, si è indagato il passaggio al riflusso politico e sociale intorno al 1977-78, per poi verificare quanto di questi luoghi rimase negli anni Ottanta. Dunque, partendo dalla nascita dei Circoli del proletariato giovanile, e dalle occupazioni da essi promosse, quali Fabbrikone, Santa Marta, Ciovassino e Fabbrica di comunicazione, si è giunti ad indagare il caso di Macondo, circolo culturale organizzato da reduci di Lotta Continua nel pieno del riflusso politico di fine anni Settanta. Infine, si è voluto dedicare un capitolo intero al caso del “fortino” di via Correggio 18: quest’ultimo, occupato da militanti di Lotta continua, Potere Operaio, ma anche da anarchici e membri della Quarta Internazionale nel 1974, dal 1980 vide al suo interno nascere collettivi artistici – come il Vidicon – e socioculturali – come il movimento punk, che crearono il Virus, primo centro sociale punk in Italia. In questo contesto, ci si è soffermato sull’indagine degli “apparati” culturali promossi dai partiti politici della “nuova sinistra”: dunque, l’indagine si è concentrata sul vedere le iniziative promosse dai Circoli Ottobre – affiliati a Lotta Continua – dai Circoli giovanili – vicini ad Avanguardia Operaia – e dei Circoli del proletariato giovanile, prossimi per esperienze culturali e politiche alla magmatica galassia dell’autonomia operaia. A questi ultimi, in particolare, è stata data maggior importanza, in quanto durante la loro breve vita – dal 1975 alla fine del 1976 – diedero vita a numerose esperienze culturali, quali il VI Festival del Proletariato giovanile di parco Lambro, ma anche a esperienze “artistiche” più canoniche come performance dell’Odin Teatret, del Living Theatre, installazioni artistiche di Franco Mazzucchelli e del Laboratorio di Comunicazione Militante, che incardinarono un nuovo modo di intendere i rapporti tra pratica artistica e militanza politica.

Manifestazioni artistiche nei centri sociali autogestiti della Milano tra anni Settanta e Ottanta. Dai Circoli del proletariato giovanile al movimento punk / Andrea Capriolo , 2023 Jun 22. 35. ciclo, Anno Accademico 2021/2022.

Manifestazioni artistiche nei centri sociali autogestiti della Milano tra anni Settanta e Ottanta. Dai Circoli del proletariato giovanile al movimento punk.

CAPRIOLO, ANDREA
2023-06-22

Abstract

The present research project aims to investigate the artistic phenomena - pictorial, sculptural, performative, but also theatrical, musical and editorial - which manifested themselves within the squat of Milan between the 1970s and 1980s. Starting from 1974, i.e. from the period in which the first occupations of buildings to make them social centers took place, the transition to the political and social ebb around 1977-78 was investigated, to then verify how much of these places remained in the 1980s. Therefore, starting from the birth of the Circoli del proletariato giovanile, and from the occupations promoted by them, such as Fabbrikone, Santa Marta, Ciovassino and Fabbrica di Comunicazione, we have come to investigate the case of Macondo, a cultural circle organized by veterans of Lotta Continua in full of the political ebb of the late 1970s. Finally, we wanted to devote an entire chapter to the case of the "fort" in via Correggio 18: the latter, occupied by militants of Lotta continua, Potere Operaio, but also by anarchists and members of the Quarta Internazionale in 1974, from 1980 saw the within it give rise to artistic collectives – such as the Vidicon – and socio-cultural ones – such as the punk movement, which created the Virus, the first punk squat in Italy. In this context, we focused on the investigation of the cultural "apparatus" promoted by the political parties of the "new left": therefore, the investigation focused on seeing the initiatives promoted by the Circoli Ottobre - affiliated to Lotta Continua - by Circoli Giovanili – close to Avanguardia Operaia – and of the Circoli del proletariato giovanile, close in terms of cultural and political experiences to the magmatic galaxy of Autonomia Operaia. The latter, in particular, have been given greater importance, as during their short life - from 1975 to the end of 1976 - they gave rise to numerous cultural experiences, such as the VI Festival del proletariato giovanile in Parco Lambro, but also more canonical “artistic” performances such as performances by Odin Teatret, the Living Theatre, artistic installations by Franco Mazzucchelli and the Laboratorio di Comunicazione Militante, which hinged on a new way of understanding the relationship between artistic practice and political militancy.
22-giu-2023
Il presente progetto di ricerca si pone l’obiettivo di indagare i fenomeni artistici – pittorici, scultorei, performativi, ma anche teatrali, musicali ed editoriali – manifestatisi all’interno dei centri sociali occupati di Milano tra anni Settanta e Ottanta. Partendo dal 1974, ossia dal periodo in cui si manifestarono le prime occupazioni di stabili per farne centri sociali, si è indagato il passaggio al riflusso politico e sociale intorno al 1977-78, per poi verificare quanto di questi luoghi rimase negli anni Ottanta. Dunque, partendo dalla nascita dei Circoli del proletariato giovanile, e dalle occupazioni da essi promosse, quali Fabbrikone, Santa Marta, Ciovassino e Fabbrica di comunicazione, si è giunti ad indagare il caso di Macondo, circolo culturale organizzato da reduci di Lotta Continua nel pieno del riflusso politico di fine anni Settanta. Infine, si è voluto dedicare un capitolo intero al caso del “fortino” di via Correggio 18: quest’ultimo, occupato da militanti di Lotta continua, Potere Operaio, ma anche da anarchici e membri della Quarta Internazionale nel 1974, dal 1980 vide al suo interno nascere collettivi artistici – come il Vidicon – e socioculturali – come il movimento punk, che crearono il Virus, primo centro sociale punk in Italia. In questo contesto, ci si è soffermato sull’indagine degli “apparati” culturali promossi dai partiti politici della “nuova sinistra”: dunque, l’indagine si è concentrata sul vedere le iniziative promosse dai Circoli Ottobre – affiliati a Lotta Continua – dai Circoli giovanili – vicini ad Avanguardia Operaia – e dei Circoli del proletariato giovanile, prossimi per esperienze culturali e politiche alla magmatica galassia dell’autonomia operaia. A questi ultimi, in particolare, è stata data maggior importanza, in quanto durante la loro breve vita – dal 1975 alla fine del 1976 – diedero vita a numerose esperienze culturali, quali il VI Festival del Proletariato giovanile di parco Lambro, ma anche a esperienze “artistiche” più canoniche come performance dell’Odin Teatret, del Living Theatre, installazioni artistiche di Franco Mazzucchelli e del Laboratorio di Comunicazione Militante, che incardinarono un nuovo modo di intendere i rapporti tra pratica artistica e militanza politica.
Circoli; Centri sociali; Macondo; FabbricaDiComunicazi; Underground
circoli; Squat; Macondo; FabbricaDiComunicazi; Underground
Manifestazioni artistiche nei centri sociali autogestiti della Milano tra anni Settanta e Ottanta. Dai Circoli del proletariato giovanile al movimento punk / Andrea Capriolo , 2023 Jun 22. 35. ciclo, Anno Accademico 2021/2022.
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