L’assegno unico universale, introdotto dal D.Lgs. n. 230/2021 in attuazione della Legge delega n. 46/2021, in vigore dal 1°marzo 2022, ha già subito tre modifiche in meno di due anni di vigenza. Da ultimo, il decreto L. n. 48/2023, convertito con modificazioni nella L. n. 85/2023, ha previsto delle maggiorazioni per i nuclei familiari vedovili, ma non ha risolto tutti i problemi già aperti sul fronte della disparità di trattamento tra nuclei bi-genitoriali e mono-genitoriali. In ogni caso, risulta di tutta evidenza la sostanziale configurazione dell’assegno unico e universale come strumento di sostegno al reddito delle famiglie, anche in considerazione della mai realizzata declinazione della sufficienza della retribuzione secondo il parametro familiare, come, viceversa, prospettato (e auspicato) dai Costituenti.
Assegno unico e universale e tutela del carico familiare: i figli non sono tutti uguali
Valeria Fili'
2023-01-01
Abstract
L’assegno unico universale, introdotto dal D.Lgs. n. 230/2021 in attuazione della Legge delega n. 46/2021, in vigore dal 1°marzo 2022, ha già subito tre modifiche in meno di due anni di vigenza. Da ultimo, il decreto L. n. 48/2023, convertito con modificazioni nella L. n. 85/2023, ha previsto delle maggiorazioni per i nuclei familiari vedovili, ma non ha risolto tutti i problemi già aperti sul fronte della disparità di trattamento tra nuclei bi-genitoriali e mono-genitoriali. In ogni caso, risulta di tutta evidenza la sostanziale configurazione dell’assegno unico e universale come strumento di sostegno al reddito delle famiglie, anche in considerazione della mai realizzata declinazione della sufficienza della retribuzione secondo il parametro familiare, come, viceversa, prospettato (e auspicato) dai Costituenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
