Nel 1974 Pietrantonio Bellina (pre Toni Beline), sacerdote, maestro, poligrafo, nonché attivo autonomista, tradusse in lingua friulana e pubblicò una silloge di settantuno favole tratte dall’opera di Fedro. Della traduzione è qui evidenziata la determinante valenza ideologica e culturale; ne sono inoltre studiate le caratteristiche letterarie e filologiche. Si esamina quindi la traduzione friulana di Esopo, e si fa cenno anche alle traduzioni di Collodi e di La Fontaine, compiute tutte dallo stesso Bellina tra il 1977 e il 1978.

Favole antiche in veste friulana

matteo venier
2024-01-01

Abstract

Nel 1974 Pietrantonio Bellina (pre Toni Beline), sacerdote, maestro, poligrafo, nonché attivo autonomista, tradusse in lingua friulana e pubblicò una silloge di settantuno favole tratte dall’opera di Fedro. Della traduzione è qui evidenziata la determinante valenza ideologica e culturale; ne sono inoltre studiate le caratteristiche letterarie e filologiche. Si esamina quindi la traduzione friulana di Esopo, e si fa cenno anche alle traduzioni di Collodi e di La Fontaine, compiute tutte dallo stesso Bellina tra il 1977 e il 1978.
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