La composizione nominale latina è un aspetto della linguistica che, nel corso dei secoli, è stato affrontato secondo paradigmi assai diversi allo scopo di comprendere i principi che vi sono sottesi e quali risvolti essa abbia avuto dal punto di vista stilistico-filologico. Sin dal IV secolo a.C. Platone e Aristotele si sono interrogati circa la forma e il valore dei composti nominali, ma è solo con Dionisio Trace che si giunge a una prima classificazione formale delle tipologie di nomi: in ambito romano, con l’eccezione di Varrone, il modello dionisiano è applicato anche alla lingua latina senza sostanziali modifiche concettuali. Solo con la conoscenza della grammatica antico-indiana muta la comprensione del fenomeno grazie all’introduzione di un principio di natura sintattica: il modello paniniano è così applicato anche al latino per approfondire la classificazione dei composti nominali. Nel XX secolo, prima lo strutturalismo e poi la grammatica generativa ridefiniscono l’intera questione: in particolare, grazie alla construction grammar è possibile non solo individuare il rapporto tra la forma del composto e il suo significato ma anche istituire un legame tra la tipologia composizionale e il suo valore stilistico.
Tipologia e stilistica della composizione nominale latina
Alessandro Re
Primo
2024-01-01
Abstract
La composizione nominale latina è un aspetto della linguistica che, nel corso dei secoli, è stato affrontato secondo paradigmi assai diversi allo scopo di comprendere i principi che vi sono sottesi e quali risvolti essa abbia avuto dal punto di vista stilistico-filologico. Sin dal IV secolo a.C. Platone e Aristotele si sono interrogati circa la forma e il valore dei composti nominali, ma è solo con Dionisio Trace che si giunge a una prima classificazione formale delle tipologie di nomi: in ambito romano, con l’eccezione di Varrone, il modello dionisiano è applicato anche alla lingua latina senza sostanziali modifiche concettuali. Solo con la conoscenza della grammatica antico-indiana muta la comprensione del fenomeno grazie all’introduzione di un principio di natura sintattica: il modello paniniano è così applicato anche al latino per approfondire la classificazione dei composti nominali. Nel XX secolo, prima lo strutturalismo e poi la grammatica generativa ridefiniscono l’intera questione: in particolare, grazie alla construction grammar è possibile non solo individuare il rapporto tra la forma del composto e il suo significato ma anche istituire un legame tra la tipologia composizionale e il suo valore stilistico.File | Dimensione | Formato | |
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