Die Autoren im System der venezianischen Druck-privilegien (1469-1545)

Nel periodo compreso tra l'introduzione della stampa a Venezia (1469) e l'apertura del Concilio di Trento (1545) l'industria tipografica ed editoriale della città subì una crescita straordinaria. Questo rapido sviluppo determinò un aumento della concorrenza clandestina tra gli stampatori e un incremento di pratiche speculative nel settore. Per controllare il commercio dei libri, la Repubblica introdusse l'uso di privilegi. Nato inizialmente con lo scopo di tutelare gli interessi degli editori, questo strumento giuridico fu utilizzato ampiamente anche dagli autori, soprattutto dopo la legge introdotta nel 1517, segnando l'emergere di un riconoscimento del valore sociale e politico della parola scritta e della posizione legale degli autori. La grande quantità di privilegi d’autore concessi indica inoltre quanto la Repubblica fosse attenta a proteggere i loro, con l’obiettivo di incoraggiare la produzione di nuove opere per aumentare il numero dei lettori e promuovere la crescita economica e culturale.