L’interpretazione della poesia montaliana da parte di Andrea Zanzotto ri-codifica tempestivamente la funzione-Montale nella poesia italiana all’apparire della svolta poetica delle ultime poesie della Bufera e di Satura. Come l’opera di Montale, l’interpretazione di Zanzotto segue un movimento che è di variazione pur in continuità con le sue stesse premesse. In Botta e risposta I, Zanzotto individua una «verità del tempo», un «punto di arrivo» tanto della poesia montaliana quanto della crisi culturale di un’epoca. Zanzotto definisce questo movimento come «escatologia-scatologia»: la lordura delle stalle di Augia in Botta e risposta I costituisce il punto di partenza da cui rileggere l’intera opera
Come Zanzotto legge Montale
Riccardo Vanin
2020-01-01
Abstract
L’interpretazione della poesia montaliana da parte di Andrea Zanzotto ri-codifica tempestivamente la funzione-Montale nella poesia italiana all’apparire della svolta poetica delle ultime poesie della Bufera e di Satura. Come l’opera di Montale, l’interpretazione di Zanzotto segue un movimento che è di variazione pur in continuità con le sue stesse premesse. In Botta e risposta I, Zanzotto individua una «verità del tempo», un «punto di arrivo» tanto della poesia montaliana quanto della crisi culturale di un’epoca. Zanzotto definisce questo movimento come «escatologia-scatologia»: la lordura delle stalle di Augia in Botta e risposta I costituisce il punto di partenza da cui rileggere l’intera operaFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Pubblicazione_3_-_Come_Zanzotto_legge_Montale_-_Vanin.pdf
non disponibili
Licenza:
Non pubblico
Dimensione
69.55 kB
Formato
Adobe PDF
|
69.55 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.