Il presente lavoro intende esaminare il tema della pena alla luce del principio di umanità sancito dall’art. 27, c. 3 della Costituzione italiana, il quale impone che le pene non siano contrarie al senso di umanità e mirino alla rieducazione del condannato. Attraverso un’analisi della giurisprudenza costituzionale e sovranazionale si vuole, in particolare, riflettere sui limiti all’uso del potere punitivo e sulla necessità di bilanciare le esigenze di sicurezza con il rispetto dei diritti dei detenuti.
Di una pena che non sia solo pena
Giada Rossi
2025-01-01
Abstract
Il presente lavoro intende esaminare il tema della pena alla luce del principio di umanità sancito dall’art. 27, c. 3 della Costituzione italiana, il quale impone che le pene non siano contrarie al senso di umanità e mirino alla rieducazione del condannato. Attraverso un’analisi della giurisprudenza costituzionale e sovranazionale si vuole, in particolare, riflettere sui limiti all’uso del potere punitivo e sulla necessità di bilanciare le esigenze di sicurezza con il rispetto dei diritti dei detenuti.File in questo prodotto:
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