Questo articolo analizza la retorica e l'agency del cinema industriale alla luce delle teorie di human management importate dagli USA e della scoperta del "fattore umano" nell'Italia del secondo dopoguerra. Riprendendo le principali tradizioni di studi sulla rappresentazione del lavoro al cinema, mette l'analisi dei film sponsorizzati in relazioni ai modelli organizzativi vigenti all’epoca. Dapprima si illustra come la promozione delle "relazioni umane" da parte del Piano Marshall abbia portato il cinema a rivolgersi ai lavoratori non più soltanto come prestatori d’opera, facendo leva invece sulla loro individualità e postura comportamentale. Successivamente si guarda a come il concetto di “fattore umano” è stato adattato alle tradizioni del paternalismo imprenditoriale e della cultura cattolica italiani. Un'analisi delle pellicole prodotte da Marzotto, Olivetti e Fiat dimostra che l'interesse per l'individualità dei lavoratori e per il loro universo relazionale sussisteva soltanto quando confinata nella sfera istituita dall’azienda.

Lavoro del film, lavoro nel film. Rappresentazioni del fattore umano nel cinema industriale italiano

Simone Dotto
2025-01-01

Abstract

Questo articolo analizza la retorica e l'agency del cinema industriale alla luce delle teorie di human management importate dagli USA e della scoperta del "fattore umano" nell'Italia del secondo dopoguerra. Riprendendo le principali tradizioni di studi sulla rappresentazione del lavoro al cinema, mette l'analisi dei film sponsorizzati in relazioni ai modelli organizzativi vigenti all’epoca. Dapprima si illustra come la promozione delle "relazioni umane" da parte del Piano Marshall abbia portato il cinema a rivolgersi ai lavoratori non più soltanto come prestatori d’opera, facendo leva invece sulla loro individualità e postura comportamentale. Successivamente si guarda a come il concetto di “fattore umano” è stato adattato alle tradizioni del paternalismo imprenditoriale e della cultura cattolica italiani. Un'analisi delle pellicole prodotte da Marzotto, Olivetti e Fiat dimostra che l'interesse per l'individualità dei lavoratori e per il loro universo relazionale sussisteva soltanto quando confinata nella sfera istituita dall’azienda.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11390/1320044
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