Lo studio mostra come gli atlanti linguistici possano risultare fondamentali per ricostruire la storia delle parole. L’elenco dei termini correlati al “grano” (raccolti nell’AIS) mostra una focalizzazione su due momenti del ciclo del grano costituiti rispettivamente dalla piantina che spunta dalla terra (il grano “germoglia, spunta, nasce, cresce, …”) e dalla spiga matura pronta per la mietitura (il grano “è maturo, è secco, è fatto …”). Le voci “spigare, essere granito, essere in grano”, pure attestate dall’AIS, non sono identificabili con nessuno dei due momenti e non offrono apparentemente alcun senso. Si avanza l’ipotesi che questi lessemi siano il residuo di una concezione antica del ciclo del grano che si è continuata nell’espressione linguistica pur perdendo il contenuto semantico originario. E, dunque, abbiano la loro origine in una visione agraria che, a differenza di quella moderna, era proiettata nel divino, e dove aveva una pregnanza eccezionale il momento del formarsi della spiga. Così “spigare, essere granito, essere in grano” rivelano, nella continuità dell’espressione, il residuo linguistico di un mondo antico che si affaccia alla contemporaneità mostrando come il sistema linguistico usato in sincronia porti in sé una parte del nostro passato e l’analisi linguistica possa offrire la chiave per svelarlo.

Il ciclo del grano

BALLERINI, Monica
2009-01-01

Abstract

Lo studio mostra come gli atlanti linguistici possano risultare fondamentali per ricostruire la storia delle parole. L’elenco dei termini correlati al “grano” (raccolti nell’AIS) mostra una focalizzazione su due momenti del ciclo del grano costituiti rispettivamente dalla piantina che spunta dalla terra (il grano “germoglia, spunta, nasce, cresce, …”) e dalla spiga matura pronta per la mietitura (il grano “è maturo, è secco, è fatto …”). Le voci “spigare, essere granito, essere in grano”, pure attestate dall’AIS, non sono identificabili con nessuno dei due momenti e non offrono apparentemente alcun senso. Si avanza l’ipotesi che questi lessemi siano il residuo di una concezione antica del ciclo del grano che si è continuata nell’espressione linguistica pur perdendo il contenuto semantico originario. E, dunque, abbiano la loro origine in una visione agraria che, a differenza di quella moderna, era proiettata nel divino, e dove aveva una pregnanza eccezionale il momento del formarsi della spiga. Così “spigare, essere granito, essere in grano” rivelano, nella continuità dell’espressione, il residuo linguistico di un mondo antico che si affaccia alla contemporaneità mostrando come il sistema linguistico usato in sincronia porti in sé una parte del nostro passato e l’analisi linguistica possa offrire la chiave per svelarlo.
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