L’azione aquiliana puo` essere esperita dal coniuge che abbia subito un tradimento, in ragione del quale sia venuta meno la comunione materiale e spirituale che sorreggeva il rapporto coniugale, purche´ vi sia la prova della malafede o della colpa grave dell’altro coniuge circa la propria omosessualita`. La sentenza in commento, pur recependo correttamente gli orientamenti recenti della dottrina e della giurisprudenza in materia, lascia fortemente perplessi sia in merito alla ricorrenza dell’illecito subito dal coniuge tradito, sia in merito alla quantificazione del danno esistenziale risarcito.

Infedeltà coniugale e danno esistenziale

BILOTTA, Francesco;
2007-01-01

Abstract

L’azione aquiliana puo` essere esperita dal coniuge che abbia subito un tradimento, in ragione del quale sia venuta meno la comunione materiale e spirituale che sorreggeva il rapporto coniugale, purche´ vi sia la prova della malafede o della colpa grave dell’altro coniuge circa la propria omosessualita`. La sentenza in commento, pur recependo correttamente gli orientamenti recenti della dottrina e della giurisprudenza in materia, lascia fortemente perplessi sia in merito alla ricorrenza dell’illecito subito dal coniuge tradito, sia in merito alla quantificazione del danno esistenziale risarcito.
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