Nell’ambito dello studio dei fenomeni geologico-ambientali connessi al rischio idrogeologico, è frequente il ricorso a modelli di calcolo numerico che traggono l’informazione relativa all’altimetria dai Modelli Digitali del Terreno (DTM) di origine aerofotogrammetrica. Lo sviluppo della tecnologia LiDAR (Light Detection And Ranging) offre la possibilità di analizzare la precisione dei DTM derivati dalla cartografia a grande scala, in particolar modo nelle aree montane in cui, per la presenza di densa vegetazione, la corretta restituzione morfologica del terreno è parzialmente ostacolata. Nella verifica sperimentale sono stati confrontati i DTM ricavati dalla CTRN in scala 1:5000 del Friuli Venezia Giulia ed i corrispondenti DTM ottenuti dall’elaborazione di scansioni laser (LiDAR) aeree. I risultati consentono di verificare come il notevole miglioramento nella descrizione della morfologia del terreno apportata dalla tecnica LiDAR si manifesti, a livello locale, in sostanziali differenze nella misura delle altezze espresse dai DTM e, conseguentemente, nella definizione delle aree a rischio d’instabilità.

L'influenza del DTM per la valutazione del rischio di scivolamento della coltre superficiale nei bacini montani

BARILOTTI, Andrea;BEINAT, Alberto;TURCO, Sheera
2005-01-01

Abstract

Nell’ambito dello studio dei fenomeni geologico-ambientali connessi al rischio idrogeologico, è frequente il ricorso a modelli di calcolo numerico che traggono l’informazione relativa all’altimetria dai Modelli Digitali del Terreno (DTM) di origine aerofotogrammetrica. Lo sviluppo della tecnologia LiDAR (Light Detection And Ranging) offre la possibilità di analizzare la precisione dei DTM derivati dalla cartografia a grande scala, in particolar modo nelle aree montane in cui, per la presenza di densa vegetazione, la corretta restituzione morfologica del terreno è parzialmente ostacolata. Nella verifica sperimentale sono stati confrontati i DTM ricavati dalla CTRN in scala 1:5000 del Friuli Venezia Giulia ed i corrispondenti DTM ottenuti dall’elaborazione di scansioni laser (LiDAR) aeree. I risultati consentono di verificare come il notevole miglioramento nella descrizione della morfologia del terreno apportata dalla tecnica LiDAR si manifesti, a livello locale, in sostanziali differenze nella misura delle altezze espresse dai DTM e, conseguentemente, nella definizione delle aree a rischio d’instabilità.
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