I metodi per la definizione delle zone vulnerabili da nitrati (ZVN) sono una questione aperta sia in ambito scientifico che legislativo. I modelli di simulazione offrono una soluzione al problema, ostacolata però dalla possibilità di disporre in modo efficace dei dati necessari alla loro applicazione. Le diverse informazioni (clima, carichi zootecnici, suoli, ordinamenti colturali e relative pratiche agronomiche), infatti, provengono da numerose fonti, hanno un elevato grado di complessità strutturale e non sono omogenei. Una struttura dati in grado di integrare le diverse fonti consente la produzione semi-automatica delle combinazioni di fattori che descrivono la realtà di ogni area omogenea del territorio. Vengono così generate le condizioni di simulazione per il modello (es. CropSyst). La scala di simulazione non è scelta a priori, ma deriva dalla sovrapposizione degli strati informativi che concorrono alla determinazione delle ZVN. Inoltre la struttura dati consente controlli di qualità, elaborazione degli output, creazione di scenari e costituisce una base ontologica per la definizione dell’agroecositema, utilizzabile in altri contesti.

Stima delle lisciviazioni azotate dai terreni agricoli su scala regionale: integrazione di diverse fonti in unica struttura dati georiferita a supporto dei modelli di simulazione

CECCON, Paolo
2008-01-01

Abstract

I metodi per la definizione delle zone vulnerabili da nitrati (ZVN) sono una questione aperta sia in ambito scientifico che legislativo. I modelli di simulazione offrono una soluzione al problema, ostacolata però dalla possibilità di disporre in modo efficace dei dati necessari alla loro applicazione. Le diverse informazioni (clima, carichi zootecnici, suoli, ordinamenti colturali e relative pratiche agronomiche), infatti, provengono da numerose fonti, hanno un elevato grado di complessità strutturale e non sono omogenei. Una struttura dati in grado di integrare le diverse fonti consente la produzione semi-automatica delle combinazioni di fattori che descrivono la realtà di ogni area omogenea del territorio. Vengono così generate le condizioni di simulazione per il modello (es. CropSyst). La scala di simulazione non è scelta a priori, ma deriva dalla sovrapposizione degli strati informativi che concorrono alla determinazione delle ZVN. Inoltre la struttura dati consente controlli di qualità, elaborazione degli output, creazione di scenari e costituisce una base ontologica per la definizione dell’agroecositema, utilizzabile in altri contesti.
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