Nel dibattito contemporaneo sulla conoscibilità della verità nei processi si evidenzia la perdurante attualità della dottrina tomistica dell’adaequatio, in quanto in grado di rendere ragione dell’oggettività del nostro conoscere senza soccombere alle obiezioni anticorrispondentistiche. Essa può così apportare un rilevante contributo all’epistemologia forense, soprattutto perché, in combinazione con la riflessione dell’Aquinate sulla certitudo probabilis delle testimonianze, permette di coniugare la consapevolezza che in ambito giudiziario, come in ogni materia variabile e contingente, non possiamo raggiungere certezze assolute, con la convinzione di poter nondimeno sapere ciò che con più probabilità si è effettivamente verificato.
Verità e certezza nel processo secondo Tommaso d'Aquino (I)
ANCONA, Elvio
2011-01-01
Abstract
Nel dibattito contemporaneo sulla conoscibilità della verità nei processi si evidenzia la perdurante attualità della dottrina tomistica dell’adaequatio, in quanto in grado di rendere ragione dell’oggettività del nostro conoscere senza soccombere alle obiezioni anticorrispondentistiche. Essa può così apportare un rilevante contributo all’epistemologia forense, soprattutto perché, in combinazione con la riflessione dell’Aquinate sulla certitudo probabilis delle testimonianze, permette di coniugare la consapevolezza che in ambito giudiziario, come in ogni materia variabile e contingente, non possiamo raggiungere certezze assolute, con la convinzione di poter nondimeno sapere ciò che con più probabilità si è effettivamente verificato.File | Dimensione | Formato | |
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