L’attenzione rivolta di recente all’umanista Giannozzo Manetti ha suggerito di approfondire il ruolo che egli rivestì anche come commissario di guerra nei primi anni Cinquanta del ‘400, peraltro in una fase cruciale della sua vicenda personale. Insieme a Bernardo de’ Medici, il Manetti fu scelto dal governo di Firenze come rappresentante in campo nel sud della Toscana, nel periodo di conflitti che portarono alla pace di Lodi e alla formazione della Lega Italica. Attraverso le 61 missive e i documenti di corredo inerenti la missione, di cui si fornisce l’edizione critica in appendice, si è cercato di cogliere il senso della missione di Manetti e la funzione del commissario.
Giannozzo Manetti commissario in campo: le istruzioni dei Dieci di Balia (agosto-novembre 1453)
SCARTON, Elisabetta
2011-01-01
Abstract
L’attenzione rivolta di recente all’umanista Giannozzo Manetti ha suggerito di approfondire il ruolo che egli rivestì anche come commissario di guerra nei primi anni Cinquanta del ‘400, peraltro in una fase cruciale della sua vicenda personale. Insieme a Bernardo de’ Medici, il Manetti fu scelto dal governo di Firenze come rappresentante in campo nel sud della Toscana, nel periodo di conflitti che portarono alla pace di Lodi e alla formazione della Lega Italica. Attraverso le 61 missive e i documenti di corredo inerenti la missione, di cui si fornisce l’edizione critica in appendice, si è cercato di cogliere il senso della missione di Manetti e la funzione del commissario.File | Dimensione | Formato | |
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