Introduzione: l’eparina a basso peso molecolare (LMWH) è utilizzata come terapia d’elezione per la profilassi delle trombosi venose profonde (TVP) e delle embolie polmonari sia in ambito ospedaliero sia domiciliare. Una delle complicanze più frequenti della somministrazione di LMWH è la comparsa di ecchimosi, evento che produce discomfort e preoccupazione nel paziente. Nonostante le iniezioni di LMWH siano molto frequenti, non è ancora chiaramente documentata la tecnica più efficace per prevenire le ecchimosi. Materiali e metodi: per sintetizzare le conoscenze disponibili sulle strategie più efficaci per prevenire le ecchimosi associate alla somministrazione sottocutanea di eparina, è stata condotta una revisione narrativa della letteratura. Risultati: dall’analisi dei documenti è emerso che l’utilizzo di siringhe preriempite, l’applicazione di ghiaccio prima della somministrazione dell’eparina e l’iniezione di durata superiore ai 30 secondi determinano una riduzione dell’occorrenza delle ecchimosi. Conclusioni: malgrado la frequenza con cui la LWMH è somministrata ogni giorno negli ospedali e a casa dei pazienti, ancora poche sono le evidenze disponibili riguardo all’impatto della tecnica nel ridurre l’occorrenza delle ecchimosi. È elevato il bisogno di potenziare la ricerca in quest’ambito, includendo ampi campioni di pazienti e valutando l’effetto di variabili non ancora studiate. Disporre di tali evidenze consentirebbe anche di raccomandare ai pazienti la migliore tecnica durante gli interventi di educazione terapeutica. Parole chiave: Eparina a basso peso molecolare, Iniezione, Durata, Ecchimosi, Somministrazione, Eventi avversi
Strategie per ridurre la comparsa di ecchimosi nella somministrazione sottocutanea di eparina a basso peso molecolare: revisone della letteratura
PALESE, Alvisa
2011-01-01
Abstract
Introduzione: l’eparina a basso peso molecolare (LMWH) è utilizzata come terapia d’elezione per la profilassi delle trombosi venose profonde (TVP) e delle embolie polmonari sia in ambito ospedaliero sia domiciliare. Una delle complicanze più frequenti della somministrazione di LMWH è la comparsa di ecchimosi, evento che produce discomfort e preoccupazione nel paziente. Nonostante le iniezioni di LMWH siano molto frequenti, non è ancora chiaramente documentata la tecnica più efficace per prevenire le ecchimosi. Materiali e metodi: per sintetizzare le conoscenze disponibili sulle strategie più efficaci per prevenire le ecchimosi associate alla somministrazione sottocutanea di eparina, è stata condotta una revisione narrativa della letteratura. Risultati: dall’analisi dei documenti è emerso che l’utilizzo di siringhe preriempite, l’applicazione di ghiaccio prima della somministrazione dell’eparina e l’iniezione di durata superiore ai 30 secondi determinano una riduzione dell’occorrenza delle ecchimosi. Conclusioni: malgrado la frequenza con cui la LWMH è somministrata ogni giorno negli ospedali e a casa dei pazienti, ancora poche sono le evidenze disponibili riguardo all’impatto della tecnica nel ridurre l’occorrenza delle ecchimosi. È elevato il bisogno di potenziare la ricerca in quest’ambito, includendo ampi campioni di pazienti e valutando l’effetto di variabili non ancora studiate. Disporre di tali evidenze consentirebbe anche di raccomandare ai pazienti la migliore tecnica durante gli interventi di educazione terapeutica. Parole chiave: Eparina a basso peso molecolare, Iniezione, Durata, Ecchimosi, Somministrazione, Eventi avversiFile | Dimensione | Formato | |
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Dante, Aidone, Palese revisione.pdf
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