La sofferenza derivante dalla privazione della persona con cui si condivideva la vita e la comunanza di intenti e di progetti in una stabile relazione sentimentale e di coabitazione, ancorchè dello stesso sesso, costituisce un danno che merita il risarcimento. La sentenza annotata è criticabile per la scarsa rilevanza giuridica riconosciuta alla convivenza tra due persone dello stesso sesso
Un’apparente conquista che nasconde l’insidia di discriminazioni risarcitorie
BILOTTA, Francesco
2011-01-01
Abstract
La sofferenza derivante dalla privazione della persona con cui si condivideva la vita e la comunanza di intenti e di progetti in una stabile relazione sentimentale e di coabitazione, ancorchè dello stesso sesso, costituisce un danno che merita il risarcimento. La sentenza annotata è criticabile per la scarsa rilevanza giuridica riconosciuta alla convivenza tra due persone dello stesso sessoFile in questo prodotto:
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