Il testo costituisce la rivisitazione, con l’aggiunta di integrazioni e note, dell’intervento svolto nella Tavola rotonda «Alimenti sicuri e diritto», nell’ambito del Convegno tenutosi a Pisa il 22 e il 23 gennaio 2010 per inaugurare l’Osservatorio sulle regole dell’agricoltura e dell’alimentazione, una struttura di ricerca che fa capo al Dipartimento Identità culturale del CNR e all’Università di Pisa. All’interno del dinamico e variegato quadro di riferimento l’indagine mette in luce l’evoluzione degli obiettivi comunitari in tema di agricoltura ed alimentazione, sottolineando come tale evoluzione si è mossa essenzialmente nelle logiche della food security, della food safety e della food quality, ritmata dai vari Trattati, dalle decisioni della Corte di giustizia, dalla globalizzazione dei mercati, dalle regole internazionali e dall’allargamento dell’Unione. La prima parte del lavoro è dedicata a segnare e a commentare l’avvicendamento degli obiettivi nell’ordinamento giuridico del mercato europeo e a ricostruire i principi del diritto comunitario riferibili alla sicurezza degli alimenti. Traendo le fila da tale ricostruzione l’A. arriva a configurare in un singolare cono rovesciato le posizioni in cui si trovano i diversi soggetti della catena alimentare coinvolti a livello globale, europeo e nazionale. Un cono con un largo diametro in alto, a livello internazionale, e con diametri che via via si riducono passando a livello europeo e poi a livello nazionale. Alla diminuzione del diametro, osserva l’A., corrisponde una maggiore simmetria tra gli interessi dell’agricoltore e quelli del consumatore posti all’inizio e alla fine della catena alimentare. Segue una seconda parte, in cui sono evidenziati le esigenze nazionali ed i punti di “frizione” con il quadro europeo, in movimento. Al riguardo l’A. pone una serie di interrogativi a cui dà alcune risposte, articolandole tra le prospettive della Politica agricola comune per il periodo successivo al 2013, quelle connesse al dibattito avviato dal Libro verde sulla qualità dei prodotti agricoli ed alimentari e agli atti normativi che ne deriveranno, nonché quelle relative alle scelte che l’ordinamento italiano potrebbe effettuare nel caso di una progressiva nazionalizzazione della Politica agricola comune.

SICUREZZA DEGLI ALIMENTI: OBIETTIVI DEL MERCATO DELL'UNIONE EUROPEA ED ESIGENZE NAZIONALI.

D'ADDEZIO, Mariarita
2010-01-01

Abstract

Il testo costituisce la rivisitazione, con l’aggiunta di integrazioni e note, dell’intervento svolto nella Tavola rotonda «Alimenti sicuri e diritto», nell’ambito del Convegno tenutosi a Pisa il 22 e il 23 gennaio 2010 per inaugurare l’Osservatorio sulle regole dell’agricoltura e dell’alimentazione, una struttura di ricerca che fa capo al Dipartimento Identità culturale del CNR e all’Università di Pisa. All’interno del dinamico e variegato quadro di riferimento l’indagine mette in luce l’evoluzione degli obiettivi comunitari in tema di agricoltura ed alimentazione, sottolineando come tale evoluzione si è mossa essenzialmente nelle logiche della food security, della food safety e della food quality, ritmata dai vari Trattati, dalle decisioni della Corte di giustizia, dalla globalizzazione dei mercati, dalle regole internazionali e dall’allargamento dell’Unione. La prima parte del lavoro è dedicata a segnare e a commentare l’avvicendamento degli obiettivi nell’ordinamento giuridico del mercato europeo e a ricostruire i principi del diritto comunitario riferibili alla sicurezza degli alimenti. Traendo le fila da tale ricostruzione l’A. arriva a configurare in un singolare cono rovesciato le posizioni in cui si trovano i diversi soggetti della catena alimentare coinvolti a livello globale, europeo e nazionale. Un cono con un largo diametro in alto, a livello internazionale, e con diametri che via via si riducono passando a livello europeo e poi a livello nazionale. Alla diminuzione del diametro, osserva l’A., corrisponde una maggiore simmetria tra gli interessi dell’agricoltore e quelli del consumatore posti all’inizio e alla fine della catena alimentare. Segue una seconda parte, in cui sono evidenziati le esigenze nazionali ed i punti di “frizione” con il quadro europeo, in movimento. Al riguardo l’A. pone una serie di interrogativi a cui dà alcune risposte, articolandole tra le prospettive della Politica agricola comune per il periodo successivo al 2013, quelle connesse al dibattito avviato dal Libro verde sulla qualità dei prodotti agricoli ed alimentari e agli atti normativi che ne deriveranno, nonché quelle relative alle scelte che l’ordinamento italiano potrebbe effettuare nel caso di una progressiva nazionalizzazione della Politica agricola comune.
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