L'efficacia delle istituzioni che forniscono servizi pubblici alla persona (Scuole, Università, Corsi di Formazione, Ospedali) è spesso valutata attraverso indicatori costruiti a partire da indagini sugli utenti. Un problema comune a questo tipo di indagini è la presenza di mancate risposte che spesso presentano un meccanismo non casuale e dipendente in particolare dalla variabile oggetto di interesse (stato occupazionale, soddisfazione, ecc.). Il problema è ulteriormente complicato dal fatto che la struttura gerarchica dei dati (utenti al primo livello ed unità operative al secondo) richiede l'uso di modelli multilivello per il trattamento di dati politomici (stato occupazionale, livello di soddisfazione, ecc.) che possa tenere conto del possibile meccanismo non casuale delle non risposte. Il modello viene illustrato attraverso un'applicazione alla valutazione dell'efficacia relativa di enti di formazione sulla base della probabilità di occupazione dei formati ad un anno dalla fine dei corsi. I risultati mostrano come la mancata considerazione delle non risposte spesso assunte come casuali, poò produrre notevoli distorsioni nelle graduatorie e nei confronti tra gli enti, inficiando totalmente le conclusioni che se ne possono trarre. Il problema può affliggere anche altre indagini analoghe, quali Alma Laurea, ed i tassi di occupazione che sono ricavati in tale ambito. Ne consegue che, senza una trattazione metodologica adeguata delle mancate risposte, gli indicatori utilizzati per valutare l'efficacia degli enti possono risultare inaffidabili.

Nonignorable nonreponse in a multilevel framework: assessing the efficacy di job training courses

BATTAUZ, Michela;GORI, Enrico;
2005-01-01

Abstract

L'efficacia delle istituzioni che forniscono servizi pubblici alla persona (Scuole, Università, Corsi di Formazione, Ospedali) è spesso valutata attraverso indicatori costruiti a partire da indagini sugli utenti. Un problema comune a questo tipo di indagini è la presenza di mancate risposte che spesso presentano un meccanismo non casuale e dipendente in particolare dalla variabile oggetto di interesse (stato occupazionale, soddisfazione, ecc.). Il problema è ulteriormente complicato dal fatto che la struttura gerarchica dei dati (utenti al primo livello ed unità operative al secondo) richiede l'uso di modelli multilivello per il trattamento di dati politomici (stato occupazionale, livello di soddisfazione, ecc.) che possa tenere conto del possibile meccanismo non casuale delle non risposte. Il modello viene illustrato attraverso un'applicazione alla valutazione dell'efficacia relativa di enti di formazione sulla base della probabilità di occupazione dei formati ad un anno dalla fine dei corsi. I risultati mostrano come la mancata considerazione delle non risposte spesso assunte come casuali, poò produrre notevoli distorsioni nelle graduatorie e nei confronti tra gli enti, inficiando totalmente le conclusioni che se ne possono trarre. Il problema può affliggere anche altre indagini analoghe, quali Alma Laurea, ed i tassi di occupazione che sono ricavati in tale ambito. Ne consegue che, senza una trattazione metodologica adeguata delle mancate risposte, gli indicatori utilizzati per valutare l'efficacia degli enti possono risultare inaffidabili.
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