Questa tesi dottorale discute il fenomeno delle riscritture letterarie di "Lolita", celebre romanzo nabokoviano, in Italia e all’estero. Sebbene non vi siano studi critici che si occupino di tale tendenza, gli ipertesti (trasposizioni, parodie, pastiches, ecc) delle opere dello scrittore russo continuano ad aumentare negli ultimi anni. L’approccio metodologico impiegato è sostanzialmente quello della narratologia genettiana, con contributi esegetici di tipo psicanalitico: il mito di Lolita, infatti, è stato reinterpretato in diverse chiavi nonostante la centralità del tema della perversione. Il primo capitolo del mio lavoro si sofferma sugli ipertesti della Russia, della Spagna, della Francia, degli Stati Uniti e del Canada, con un particolare sguardo alle opere statunitensi ("Colita" di J.B. Miller, "Roger Fishbite" di Emily Prager, "Lolita at Fifty" di Steve Martin) e canadesi ("Poems for Men Who Dream of Lolita" di Kim Morrissey). Il secondo capitolo concerne la ricezione di Nabokov e Lolita in Italia, argomento spinoso data la decennale indifferenza della critica italiana per questo autore. In esso si esaminano quei pochi contributi di più o meno illustri recensori e interpreti, nonché le vicende editoriali legate alla pubblicazione dell’opera nabokoviana. Il terzo capitolo consiste nell’analisi testuale di tre ipertesti lolitiani prodotti in Italia: "Nonita" (Umberto Eco), "Diario di Lo" (Pia Pera), "Lolito" (Daniele Luttazzi) i quali, nella loro eterogeneità, sono significativi nel dimostrare la vitalità del mito della ninfetta americana.
Lolita in Italia. Le riscritture letterarie del romanzo di Vladimir Nabokov / Valeria Invernizzi , 2018 Oct 26. 30. ciclo, Anno Accademico 2016/2017.
Lolita in Italia. Le riscritture letterarie del romanzo di Vladimir Nabokov
INVERNIZZI, VALERIA
2018-10-26
Abstract
Questa tesi dottorale discute il fenomeno delle riscritture letterarie di "Lolita", celebre romanzo nabokoviano, in Italia e all’estero. Sebbene non vi siano studi critici che si occupino di tale tendenza, gli ipertesti (trasposizioni, parodie, pastiches, ecc) delle opere dello scrittore russo continuano ad aumentare negli ultimi anni. L’approccio metodologico impiegato è sostanzialmente quello della narratologia genettiana, con contributi esegetici di tipo psicanalitico: il mito di Lolita, infatti, è stato reinterpretato in diverse chiavi nonostante la centralità del tema della perversione. Il primo capitolo del mio lavoro si sofferma sugli ipertesti della Russia, della Spagna, della Francia, degli Stati Uniti e del Canada, con un particolare sguardo alle opere statunitensi ("Colita" di J.B. Miller, "Roger Fishbite" di Emily Prager, "Lolita at Fifty" di Steve Martin) e canadesi ("Poems for Men Who Dream of Lolita" di Kim Morrissey). Il secondo capitolo concerne la ricezione di Nabokov e Lolita in Italia, argomento spinoso data la decennale indifferenza della critica italiana per questo autore. In esso si esaminano quei pochi contributi di più o meno illustri recensori e interpreti, nonché le vicende editoriali legate alla pubblicazione dell’opera nabokoviana. Il terzo capitolo consiste nell’analisi testuale di tre ipertesti lolitiani prodotti in Italia: "Nonita" (Umberto Eco), "Diario di Lo" (Pia Pera), "Lolito" (Daniele Luttazzi) i quali, nella loro eterogeneità, sono significativi nel dimostrare la vitalità del mito della ninfetta americana.File | Dimensione | Formato | |
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