Il contributo si sofferma sulla esatta individuazione degli elementi costitutivi della fattispecie di responsabilità per danno da trattamento di dati personali, contemplata nell’art. 82 GDPR. A fronte di una normativa contenuta, oggi, in una fonte di diritto derivato uniformante, refrattaria a letture particolaristiche, la Corte di Cassazione italiana insiste a proiettare nella predetta fattispecie elementi (inespressi) ricavati da indici di diritto interno puro, come la ingiustizia del danno (ex art. 2043 c.c.). Di tale orientamento viene offerta, pure nel raffronto con la giurisprudenza della CGUE formatasi, da ultimo, sopra l’art. 82 GDPR, una disamina critica. L’autore prospetta, in particolare, l’ammissibilità, nel diritto nazionale e parimenti nel diritto sovranazionale, di fattispecie normative di responsabilità extracontrattuale le quali, al fine dell’assegnazione al danno di rilevanza risarcitoria, as-surgano l’antigiuridicità del fatto (in quanto tale) a elemento costitutivo, in luogo della ingiustizia. The essay focuses on the conditions which must be met, in order for Article 82 GDPR to apply. According to the jurisprudence of the Italian Supreme Court of Cassation, damages that a person may suffer, as a result of unlawful processing of personal data, should be compensated only in case of an infringement of the right to the protection of personal data, or other legally protected interests of the data subject. This particular condition is not expressed in Article 82 GDPR; it is treated as a necessary requirement of liability on the grounds that domestic Italian law so requires (‘ingiustizia del danno’, art. 2043 It. c.c.). The author critically analyzes the abovementioned jurisprudence, especially in the light of recent decisions of the CJEU, and seeks to demonstrate that tortious liability can be based, in both Italian and European law, on the mere ‘unlawfulness’ of the harmful act (‘antigiuridicità del fatto’).

Ingiustizia del danno e antigiuridicità del fatto nella responsabilità da trattamento di dati personali

Giacomo Buset
Primo
2024-01-01

Abstract

Il contributo si sofferma sulla esatta individuazione degli elementi costitutivi della fattispecie di responsabilità per danno da trattamento di dati personali, contemplata nell’art. 82 GDPR. A fronte di una normativa contenuta, oggi, in una fonte di diritto derivato uniformante, refrattaria a letture particolaristiche, la Corte di Cassazione italiana insiste a proiettare nella predetta fattispecie elementi (inespressi) ricavati da indici di diritto interno puro, come la ingiustizia del danno (ex art. 2043 c.c.). Di tale orientamento viene offerta, pure nel raffronto con la giurisprudenza della CGUE formatasi, da ultimo, sopra l’art. 82 GDPR, una disamina critica. L’autore prospetta, in particolare, l’ammissibilità, nel diritto nazionale e parimenti nel diritto sovranazionale, di fattispecie normative di responsabilità extracontrattuale le quali, al fine dell’assegnazione al danno di rilevanza risarcitoria, as-surgano l’antigiuridicità del fatto (in quanto tale) a elemento costitutivo, in luogo della ingiustizia. The essay focuses on the conditions which must be met, in order for Article 82 GDPR to apply. According to the jurisprudence of the Italian Supreme Court of Cassation, damages that a person may suffer, as a result of unlawful processing of personal data, should be compensated only in case of an infringement of the right to the protection of personal data, or other legally protected interests of the data subject. This particular condition is not expressed in Article 82 GDPR; it is treated as a necessary requirement of liability on the grounds that domestic Italian law so requires (‘ingiustizia del danno’, art. 2043 It. c.c.). The author critically analyzes the abovementioned jurisprudence, especially in the light of recent decisions of the CJEU, and seeks to demonstrate that tortious liability can be based, in both Italian and European law, on the mere ‘unlawfulness’ of the harmful act (‘antigiuridicità del fatto’).
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