L’emergenza sanitaria, rappresentata dalle malattie parassitarie sostenute da mixosporidi in maricoltura, viene posta in risalto dall’autore disaminando la tassonomia, la biologia e la patogenicità di questi parassiti. I mixosporidi, in passato discussi come protozoi, sono parassiti metazoi (appartenenti al phylum Myxozoa) di vertebrati (pesci in particolare) o invertebrati acquatici, il cui il ciclo biologico prevede sovente un’alternanza tra i due tipi di ospite. Nel bacino mediterraneo, le segnalazioni di mixosporidiosi sono in aumento e, in taluni casi, possono rappresentare un fattore limitante per l’allevamento di specie ittiche pregiate, quali il branzino (Dicentrarchus labrax), l’orata (Sparus aurata) e il sarago pizzuto (Diplodus puntazzo). Sphaerospora dicentrarchi e S. testicularis, alcune specie di Ceratomyxa e Enteromyxum leei sono le specie più frequentemente riscontrate nelle indagini condotte su pesci allevati nel Mediterraneo, di cui l’ultimo citato rappresenta l’agente eziologico di gravi enteriti parassitarie nel sarago pizzuto e nell’orata. L’esiguità delle conoscenze sulla biologia, patogenicità e epidemiologia di questi mixosporidi marini non li rende meno importanti e potenzialmente pericolosi, poiché l’elevata densità dei pesci recettivi in determinati siti, la frequente movimentazione di stock di pesce e l’introduzione di nuove specie di interesse commerciale potrebbero improvvisamente acuire il rischio sanitario che rappresentano. Gli sforzi tesi verso la comprensione delle caratteristiche biologiche di questi parassiti e lo sviluppo di adeguate strategie profilattiche e terapeutiche consentiranno in futuro di contenere il loro impatto in maricoltura.

Malattie emergenti nella maricoltura mediterranea: le mixosporidiosi

BERALDO, Paola
2006-01-01

Abstract

L’emergenza sanitaria, rappresentata dalle malattie parassitarie sostenute da mixosporidi in maricoltura, viene posta in risalto dall’autore disaminando la tassonomia, la biologia e la patogenicità di questi parassiti. I mixosporidi, in passato discussi come protozoi, sono parassiti metazoi (appartenenti al phylum Myxozoa) di vertebrati (pesci in particolare) o invertebrati acquatici, il cui il ciclo biologico prevede sovente un’alternanza tra i due tipi di ospite. Nel bacino mediterraneo, le segnalazioni di mixosporidiosi sono in aumento e, in taluni casi, possono rappresentare un fattore limitante per l’allevamento di specie ittiche pregiate, quali il branzino (Dicentrarchus labrax), l’orata (Sparus aurata) e il sarago pizzuto (Diplodus puntazzo). Sphaerospora dicentrarchi e S. testicularis, alcune specie di Ceratomyxa e Enteromyxum leei sono le specie più frequentemente riscontrate nelle indagini condotte su pesci allevati nel Mediterraneo, di cui l’ultimo citato rappresenta l’agente eziologico di gravi enteriti parassitarie nel sarago pizzuto e nell’orata. L’esiguità delle conoscenze sulla biologia, patogenicità e epidemiologia di questi mixosporidi marini non li rende meno importanti e potenzialmente pericolosi, poiché l’elevata densità dei pesci recettivi in determinati siti, la frequente movimentazione di stock di pesce e l’introduzione di nuove specie di interesse commerciale potrebbero improvvisamente acuire il rischio sanitario che rappresentano. Gli sforzi tesi verso la comprensione delle caratteristiche biologiche di questi parassiti e lo sviluppo di adeguate strategie profilattiche e terapeutiche consentiranno in futuro di contenere il loro impatto in maricoltura.
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