I sistemi di allevamento, la loro gestione e le caratteristiche biologiche delle specie ittiche possono essere causa di notevole eterogeneità all'interno di una popolazione allevata. Questa condizione può avere riflessi negativi sulle prestazioni produttive per cui le tecniche di allevamento prevedono operazioni di selezione che puntano alla creazione di classi di peso costituite da lotti di pesci omogenei per taglia. Generalmente da una popolazione di avannotti si possono ricavare tre gruppi di individui: le “teste”composto dai pesci di taglia maggiore, le “code” i pesci di taglia minore e, infine, il gruppo con soggetti di taglia intermedia. I soggetti di tali gruppi sono quindi allevati separatamente. Sulla base di precedenti esperienze, riguardanti il recupero dell’integrità anatomica da parte di orate affette da anomalie del complesso opercolare, è stata avanzata l’ipotesi che i soggetti dei gruppi ricordati potessero esibire capacità di recupero differenti. A tal fine sono stati utilizzati 2400 avannotti di orata, affetti da anomalie opercolari e provenienti dai lotti delle "teste" e delle "code", con peso medio iniziale rispettivamente di 1 e 0,6 g. Gli avannotti sono stati ripartiti in 4 vasche da 800 l per formare 2 gruppi di "teste" e 2 gruppi di "code" di 600 soggetti ciascuno, alternativamente rappresentati nelle due situazioni dai casi PA (grado di anomalia lieve) di gravità minore con IRi (Indice Recupero integrità) pari a 0,95 e dai casi MPT (grado di anomalia elevato) di gravità maggiore con indice IRi compreso tra 0,82-0,86 (Beraldo et al., 2003). I soggetti sono stati allevati per sette mesi e le osservazioni a carico degli stessi, da noi standardizzate in precedenti lavori, sono state effettuate con cadenze bimestrali. I risultati di questa indagine sono una conferma ulteriore della capacità dell’orata di recuperare in parte nel tempo la propria integrità anatomica pur in presenza di anomalie opercolari anche gravi, invece per altri versi appare evidente come tale processo di recupero non sia dissimile nei soggetti appartenenti a gruppi di taglia diversa.

Anomalie opercolari di avannotti di orata (Sparus aurata, L. 1758) nel gruppo delle “teste” e in quello delle “code”: capacità di recupero dell'integrità anatomica

BERALDO, Paola;GALEOTTI, Marco;
2005-01-01

Abstract

I sistemi di allevamento, la loro gestione e le caratteristiche biologiche delle specie ittiche possono essere causa di notevole eterogeneità all'interno di una popolazione allevata. Questa condizione può avere riflessi negativi sulle prestazioni produttive per cui le tecniche di allevamento prevedono operazioni di selezione che puntano alla creazione di classi di peso costituite da lotti di pesci omogenei per taglia. Generalmente da una popolazione di avannotti si possono ricavare tre gruppi di individui: le “teste”composto dai pesci di taglia maggiore, le “code” i pesci di taglia minore e, infine, il gruppo con soggetti di taglia intermedia. I soggetti di tali gruppi sono quindi allevati separatamente. Sulla base di precedenti esperienze, riguardanti il recupero dell’integrità anatomica da parte di orate affette da anomalie del complesso opercolare, è stata avanzata l’ipotesi che i soggetti dei gruppi ricordati potessero esibire capacità di recupero differenti. A tal fine sono stati utilizzati 2400 avannotti di orata, affetti da anomalie opercolari e provenienti dai lotti delle "teste" e delle "code", con peso medio iniziale rispettivamente di 1 e 0,6 g. Gli avannotti sono stati ripartiti in 4 vasche da 800 l per formare 2 gruppi di "teste" e 2 gruppi di "code" di 600 soggetti ciascuno, alternativamente rappresentati nelle due situazioni dai casi PA (grado di anomalia lieve) di gravità minore con IRi (Indice Recupero integrità) pari a 0,95 e dai casi MPT (grado di anomalia elevato) di gravità maggiore con indice IRi compreso tra 0,82-0,86 (Beraldo et al., 2003). I soggetti sono stati allevati per sette mesi e le osservazioni a carico degli stessi, da noi standardizzate in precedenti lavori, sono state effettuate con cadenze bimestrali. I risultati di questa indagine sono una conferma ulteriore della capacità dell’orata di recuperare in parte nel tempo la propria integrità anatomica pur in presenza di anomalie opercolari anche gravi, invece per altri versi appare evidente come tale processo di recupero non sia dissimile nei soggetti appartenenti a gruppi di taglia diversa.
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