In una popolazione di orate con malformazioni della struttura opercolare, il difetto su un unico lato, piuttosto che su entrambi, si presenta con maggiore frequenza. Sebbene i soggetti con anomalie bilaterali costituiscano una modesta percentuale di una popolazione deforme (9-19%), si è inteso, comunque, verificare quale fosse la loro capacità di recupero dell’integrità anatomica, per poi poterla confrontare con quella mostrata dai monolaterali. Da una popolazione di soggetti con anomalie opercolari, dalla quale erano stati estrapolati anche i soggetti monolaterali utilizzati per indagini precedenti (Beraldo et al., 2003), è stata ricavata una sottopopolazione di 800 avannotti di orata, con quadro malformativo iniziale bilaterale (peso medio di 0,8 grammi). I soggetti sono stati allevati per 14 mesi, prima in vasca e poi in gabbia galleggiante. Durante questo periodo sono state effettuate 6 verifiche, che hanno previsto l’esame obiettivo di tutta la popolazione in riferimento a criteri morfologici esteriori standardizzati. I risultati dell’indagine confermano quanto già descritto in lavori precedenti e sottolineano che anche i bilaterali possano recuperare la loro integrità anatomica, transitando per uno stato di monolateralità prima di divenire normali. Tuttavia, la capacità di recupero di questi soggetti è nettamente inferiore e mostra un andamento diverso rispetto ai soggetti monolaterali. L’indagine pone in evidenza che, laddove siano attuate selezioni di qualità sugli avannotti di orata, queste dovrebbero essere programmate tardivamente (oltre i 120 giorni di età) e contestualmente i bilaterali andrebbero eliminati dal processo produttivo.
Anomalie bilaterali dell'opercolo e recupero della loro integrità anatomica in orata (Sparus aurata, L. 1758)
BERALDO, Paola;MASCHIO, Stefania;GALEOTTI, Marco;CANAVESE, Bartolomeo
2006-01-01
Abstract
In una popolazione di orate con malformazioni della struttura opercolare, il difetto su un unico lato, piuttosto che su entrambi, si presenta con maggiore frequenza. Sebbene i soggetti con anomalie bilaterali costituiscano una modesta percentuale di una popolazione deforme (9-19%), si è inteso, comunque, verificare quale fosse la loro capacità di recupero dell’integrità anatomica, per poi poterla confrontare con quella mostrata dai monolaterali. Da una popolazione di soggetti con anomalie opercolari, dalla quale erano stati estrapolati anche i soggetti monolaterali utilizzati per indagini precedenti (Beraldo et al., 2003), è stata ricavata una sottopopolazione di 800 avannotti di orata, con quadro malformativo iniziale bilaterale (peso medio di 0,8 grammi). I soggetti sono stati allevati per 14 mesi, prima in vasca e poi in gabbia galleggiante. Durante questo periodo sono state effettuate 6 verifiche, che hanno previsto l’esame obiettivo di tutta la popolazione in riferimento a criteri morfologici esteriori standardizzati. I risultati dell’indagine confermano quanto già descritto in lavori precedenti e sottolineano che anche i bilaterali possano recuperare la loro integrità anatomica, transitando per uno stato di monolateralità prima di divenire normali. Tuttavia, la capacità di recupero di questi soggetti è nettamente inferiore e mostra un andamento diverso rispetto ai soggetti monolaterali. L’indagine pone in evidenza che, laddove siano attuate selezioni di qualità sugli avannotti di orata, queste dovrebbero essere programmate tardivamente (oltre i 120 giorni di età) e contestualmente i bilaterali andrebbero eliminati dal processo produttivo.File | Dimensione | Formato | |
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